La viceresponsabile romana dell’Italia dei Diritti: “Spero che la società civile non abbandoni questa piccola vittima”
Roma - “Sono notizie che non vorremmo mai sentire e che, invece, si susseguono quasi quotidianamente sui giornali, tanto da ridursi a brevi trafiletti che per lo più passano inosservati. Situazioni come questa sono quasi sempre figlie del degrado. Nel caso specifico, una ragazzina che, chissà per quale destino, è stata affidata a una zia materna, la quale anziché tutelarla e proteggerla ha pensato bene di lucrare sulla sua pelle”. È quanto dichiarato da Anna Manfredi, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, il movimento nazionale che ha in Antonello De Pierro il suo presidente. Lo spiacevole episodio in questione è quello di una ragazza di 14 anni, costretta dalla zia a cui era stata affidata ad avere rapporti sessuali con un conoscente della donna, il quale forniva alla minorenne anche delle sostanze stupefacenti. L’adolescente, nonostante le ripetute minacce, ha denunciato tutto agli assistenti sociali e poi alle forze dell’ordine che hanno immediatamente arrestato la zia e l’uomo che abusava della piccola.
“Sarà difficile per questa ragazza - prosegue la Manfredi - ricostruire la propria vita e ritrovare la fiducia nel prossimo. Mi auguro che, oltre ai servizi sociali che hanno segnalato l’accaduto e agli organi di polizia, ora intervengano in aiuto psicologi e psichiatri che supportino questa giovane in un cammino che si preannuncia assai arduo, anche in considerazione del fatto che alla violenza sessuale subita va aggiunta la somministrazione di stupefacenti. Mi chiedo - conclude la viceresponsabile romana del movimento - quale destino attenda ora la ragazza. Un affidamento? Una casa famiglia? Il parcheggio in un centro di igiene mentale? Il grave rischio è che la società civile abbandoni questa piccola vittima. Spero vivamente che le istituzioni si occupino di lei”.
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