venerdì 9 settembre 2011

A Roma malata Mcs che vive in auto sanzionata per 4000 euro, lo sdegno della Sassone


La viceresponsabile capitolina dell’Italia dei Diritti: “Ci uniamo dunque all’appello fatto al sindaco di Roma per dare un aiuto ad Ester, magari proprio cominciando dall’annullare le multe”


Roma - Un calvario lungo dieci anni, una malattia rara e insidiosa : la Sensibilità Chimica Multipla (Mcs) e come unico rifugio la propria automobile. Per due anni Ester, una giovane donna, costretta dalla patologia di cui soffre, ha abitato in divieto di sosta a pochi passi dall’Ospedale San Giovanni di Roma e per questo ha ricevuto 4000 euro di multe. Al danno di mancata tutela per quanti, come lei, soffrono di tale sindrome immunotossica infiammatoria, in grado di provocare allergie gravissime a quasi ogni cosa, si è aggiunta la beffa delle sanzioni.

Sulla vicenda è intervenuta Antonella Sassone, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti : “La Mcs non è riconosciuta in Italia come malattia, non ha un proprio codice sanitario né una normativa che tuteli in alcun modo chi ne è affetto. Così non si viene considerati ‘disabili’ ai fini del collocamento obbligatorio, non si hanno assistenze economiche da parte dello Stato, non ci sono ambienti ‘adatti’ per permettere a queste persone di vivere decorosamente. Ciò che è accaduto ad Ester - prosegue la Sassone - è l’effetto di tutte queste componenti insieme, aggravate dall’ignoranza diffusa su certe patologie e dall’indifferenza di molti”.

Ester, nonostante l’invalidità recatale dalla Mcs nel 2009 ha fondato l’associazione “Anchise” un punto d’incontro per tutti coloro che subiscono la terribile solitudine generata dalle manifestazioni allergiche. Un isolamento fisico e umano che non ha considerazioni sufficienti da parte delle istituzioni.

“Le responsabilità – commenta l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - sono da imputare in primo luogo al legislatore troppo distratto da questioni più urgenti come ad esempio evitare che i propri stipendi e benefit vengano toccati dalle manovre economiche che si susseguono, e in secondo luogo alle amministrazioni locali che hanno il dovere , se non altro per il tanto decantato principio di sussidiarietà, di intervenire laddove lo Stato è assente. Ci uniamo dunque – chiosa la Sassone - all’appello fatto al sindaco di Roma per dare un aiuto ad Ester, magari proprio cominciando dall’annullare le multe”.

venerdì 10 giugno 2011

Lavoratori come bestie a parcheggio San Pietro a Roma, l’Italia dei Diritti denuncia


Il presidente del movimento, Antonello De Pierro:
“Un’indecenza che mortifica e calpesta la dignità di chi è stato collocato a lavorare in questo posto”


Roma - Al parcheggio di scambio della stazione San Pietro c’è una postazione di lavoro, riservata ai custodi, che travalica i limiti della dignità umana. In seguito alle numerose segnalazioni giunte presso gli uffici dell’Italia dei Diritti, il presidente Antonello De Pierro ha provveduto a fare un sopralluogo sul posto. Ne è scaturito un quadro allarmante, una postazione priva di qualsiasi condizione di vivibilità, apparentemente simile ad un sottoscala, lontana da ogni parametro che lasci presagire una condizione di lavoro dignitosa.
Non esita a definirsi “indignato” De Pierro, di fronte a un simile scenario: “Un’indecenza che mortifica e calpesta la dignità di chi è stato collocato a lavorare in questo luogo”, sono le sue prime parole. “Mi chiedo – continua – come si possa, nel terzo millennio, agire in simili modi trattando peggio delle bestie gli esseri umani i quali stanno svolgendo il loro diritto dovere al servizio della comunità, adempiendo il compito assegnato dalla figura professionale rivestita”. Sembrerebbe infatti che, tra i custodi, alcuni abbiano manifestato più volte attacchi di panico. Spesso infatti i dipendenti si trovano a coprire turni di lavoro da soli, un fatto, quest’ultimo, che alimenta ancor più l’ira di De Pierro: “Se in quel posto venissero rinchiusi degli animali da affezione ci sarebbe, giustamente, una rivolta delle associazioni animaliste e i responsabili verrebbero denunciati per maltrattamenti ai sensi dell’Art. 727 del Codice Penale”. Una categoria sociale che, in questo preciso caso, non è stata rispettata, bensì scavalcata. Continua De Pierro. “La nostra battaglia è contro chi ha disposto che delle persone ponessero la propria attività lavorativa in un luogo completamente incompatibile con quanto codificato da tutta la normativa vigente in materia di lavoro, ovvero dalla legge 626/94 e dalle successive modifiche e integrazioni apportate con la 8108, nonché dai principi sanciti dal l’articolo 2087 del codice di rito civile”.
L’Italia dei Diritti ha chiesto chiarimenti all’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Antonello Aurigemma, ma non sono arrivate risposte. Un fatto molto grave a detta di De Pierro: “Il silenzio delle istituzioni è inaccettabile, il solo venire a conoscenza di una simile situazione avrebbe dovuto far scattare immediatamente dei provvedimenti severi. Chiediamo con forza la chiusura di questa gabbia lavorativa per ridare dignità a dei lavoratori, una dignità che, in questo caso, è stata completamente annientata. Mi chiedo se i sindacati di categoria esistano oppure abbiano gli occhi foderati con il prosciutto, perché una situazione del genere è incredibile che passi inosservata”.
Il leader del movimento extraparlamentare promette battaglia: “Monitoreremo tutti i parcheggi di scambio per verificare le condizioni di lavoro di persone che, ricordiamo, non sono numeri o oggetti ma prima di tutto esseri umani. Qualora quanto richiesto non venisse attuato senza indugi, avvieremo clamorose azioni di protesta in quanto – ribadisce De Pierro – l’Italia dei Diritti ha scelto di schierarsi sempre dalla parte dei più deboli, perché tale situazione non può essere tollerata in un paese civile”.

giovedì 12 maggio 2011

Calgani su striscione di protesta sul monumento del bersagliere per emergenza abitativa


Il responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti: "Ogni persona ha un diritto imprescindibile che è quello di vivere in un stato di dignità”

Roma, – "Ogni persona ha un diritto imprescindibile che è quello di vivere in un stato di dignità nel corso della sua vita. Avere un tetto sopra la testa è un elemento determinante affinché ciò avvenga”.
È con queste parole di giustizia che Alessandro Calgani, Responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, interviene sulla questione relativa alla protesta inerente l’emergenza abitativa messa in atto, attraverso l’utilizzo di uno striscione affisso sul monumento del bersagliere a Porta Pia, da due attivisti dei movimenti di lotta per la casa di Roma.
“Non è la prima volta che lo dico e lo ribadirò – prosegue Calgani –, che si necessita di una rivisitazione globale dei sistemi di assegnazione che ridurrebbero notevolmente episodi di malessere ed intemperanze di chi rivendica un diritto. La vendita, ma spesso svendita del patrimonio immobiliare degli enti per ottenere effimeri pareggi di bilancio, costituisce l'anticamera del declino degli stessi”.
Intanto altri manifestanti hanno occupato un’ala del Ministero delle Infrastrutture e hanno provocato un blocco del traffico su via Nomentana. Chiedono che venga convocato un tavolo Governo – Regione - Comune per discutere sulla questione degli sfratti, sul trattamento degli inquilini degli enti previdenziali e su un piano straordinario di contrasto all'emergenza casa a Roma.
“La liquidità necessaria – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –, si può ottenere attraverso un’ottimizzazione di costi ed investimenti con un concorrente snellimento burocratico, ma per questo oltre alla competenza serve la voglia di farlo. Vendere un immobile ora non costituisce una programmazione e spesso costringe a scelte davvero difficili ed inappropriate nell'allontanamento degli occupanti. Le eccezioni ci sono, ma raramente se ne riscontrano nel contesto romano".

giovedì 5 maggio 2011

Due ragazzi gay condannati a Roma per effusioni, l’opinione della Sassone


La Vice Responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti :“Se sono stati condannati per un semplice bacio, si tratta di una decisione abnorme e ingiustificata”

Roma, – È scattata la condanna a due mesi di reclusione per i due ragazzi omosessuali, Michele F. e Roberto L., accusati di atti osceni in luogo pubblico, per la precisione nei pressi del Colosseo. Il fatto risale al 2007. La coppia gay dovrà inoltre corrispondere una multa di 2.280 euro.

“Se i ragazzi sono stati condannati per un semplice bacio si tratta di una decisione abnorme e ingiustificata – asserisce Antonella Sassone, Vice Responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti -, se invece sono stati condannati per un rapporto orale in un luogo pubblico, in quel caso non è una condanna contro due omosessuali ma la pedissequa applicazione della legge”.

La Procura riferisce che i due furono sorpresi durante un rapporto orale, la difesa risponde che si trattava di un semplice bacio in quanto uno dei due imputati era fisicamente impossibilitato, in seguito a un intervento chirurgico, a compiere l’atto sessuale. Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha reso nota la decisione di ricorrere in appello.

“Prima di lasciarsi andare a semplicistiche accuse – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, è necessario attendere le motivazioni della sentenza, e in ogni caso ci sarà un secondo grado di giudizio che darà alle parti la possibilità di portare all’attenzione dei magistrati tutti gli elementi trascurati in primo grado”.

mercoledì 4 maggio 2011

Italia dei Diritti denuncia mancata raccolta rifiuti nel IX municipio


Alessandro Calgani responsabile romano del movimento: “Urge un intervento immediato. L'errore più grande sarebbe che i cittadini si abituassero all'incuria e ai cassonetti stracolmi del dopo festa”

Roma, – Sono giunte numerose segnalazioni all’Italia dei Diritti da parte dei cittadini del IX municipio che, dal primo maggio, aspettano che venga effettuata la raccolta della nettezza urbana, ma questo di fatto non succede. Qualche operatore ecologico provvede allo sgombero dei rifiuti ammassati fuori dai cassonetti, ma quelli all’interno marciscono da giorni. Scarseggiano inoltre i mezzi AMA, qualcuno ha sollevato l’ipotesi di uno sciopero del personale.
“La situazione rifiuti su Roma – analizza Alessandro Calgani, responsabile romano dell’Italia dei Diritti –, in questi giorni è davvero critica in vastissime zone e credo che siano già tardivi i provvedimenti che potranno essere intrapresi dall'amministrazione. Esiste peraltro un sentore di sciopero mascherato interno ai dipendenti dell'AMA stessa. Urge un intervento immediato, ho personalmente notato situazioni davvero critiche in zone quali Centocelle, Collatino e Colle degli Abeti. L'errore più grande sarebbe che i cittadini si abituassero all'incuria e ai cassonetti stracolmi del dopo festa”.
Un camionista AMA, ha spiegato che è in corso una protesta politica e ha pure sottolineato che, se la situazione non cambia, l’immondizia aumenterà sempre di più. I soldi versati per la TARSU dovrebbero essere utilizzati per migliorare la qualità del servizio, ma ad oggi questo non avviene.
“A Napoli tutto è iniziato così – , conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – sarei curioso di rivedere in questi giorni, in giro per le strade romane, i manifesti con Manuela Arcuri sorridente a dire che Roma è una città pulita. Massimo rispetto per la Arcuri, minimo per chi la politica la sfrutta solo mediaticamente”.

giovedì 21 aprile 2011

Scoperti fabbricati abusivi su rive Tevere, la reazione di Calgani


Il responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti : “L'abusivismo è un fenomeno diventato di routine in questa città perennemente in attesa del prossimo condono o di una dilazione dei tempi di sgomberi e demolizione per scopi ‘umanitari’”


Roma - Venticinquemila metri quadrati di terreno sulle sponde del fiume Tevere, sui quali erano state erette ventotto costruzioni abusive, una delle quali adibita al ricovero di trenta cani abbandonati. Questo, in numeri, lo scenario che si è presentato di fronte alla Polizia Municipale di Roma, che ha immediatamente proceduto al sequestro dei fabbricati e agli accertamenti necessari.
Sui fatti è incisivo il commento di Luca Calgani, responsabile capitolino dell’Italia dei Diritti : “Questa è la strada su cui è necessario porre un focus importante, per prevenire sul nascere il crearsi di tragedie di cui ci accorgiamo sempre dopo eventi luttuosi. L'abusivismo è un fenomeno diventato di routine in questa città, perennemente in attesa del prossimo condono o di una dilazione dei tempi di sgomberi e demolizione per scopi ‘umanitari’. Il fatto che comunque fossero già stati costruiti 28 lotti - sottolinea Calgani - , deve far riflettere sui tempi di azione a fronte di palese illegalità. La realizzazione di strumenti di identificazione preventiva avrebbe sicuramente costi inferiori rispetto a quelli che si sosterranno per il ripristino dell'area”.
Alla base dell’illecito una vera e propria compravendita di piccoli terreni tra italiani e rumeni, per la quale sono state denunciate 23 persone. I lotti, venduti da un cittadino italiano, erano stati protetti dai compratori in attesa di renderli vere e proprie abitazioni abusive sulle rive del Tevere.
“L'ultima parola – asserisce Calgani - , la voglio spendere per gli animali che trovano spesso ricovero in strutture fatiscenti e abusive, nelle quali la loro tutela sicuramente non è garantita. Questo – tuona l’esponente del partito presieduto da Antonello De Pierro - apre un’ altra pagina sulla gestione capitolina degli animali, che giudico pessima, a partire dal pronto soccorso per finire ai centri di accoglienza e ricovero, costantemente sovraffollati ed appesi alla buona volontà delle associazioni".

giovedì 14 aprile 2011

Proiettile ad Alemanno, Girlando esprime solidarietà


Il viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti : “Ci auguriamo sia il comportamento di un irresponsabile. Speriamo altresì che la vicenda venga chiarita al più presto”


Roma “Auspichiamo l’avvio di indagini che possano chiarire la matrice del gesto, un’azione che è deprecabile e ignobile in un momento in cui c’è bisogno di tutto fuorché alimentare un clima di agitazione”.

Condanna netto Giuliano Girlando, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, l’ignobile atto minatorio attuato nei confronti del Sindaco di Roma Gianni Alemanno. In un plico recapitato ieri in Campidoglio, indirizzato al primo cittadino, sono stati ritrovati un proiettile di grosso calibro, già esploso, e una lettera datata 17 marzo 2011 firmata dai “Gruppi di azione patriottica – Nucleo appenninico Balilla”. Un’evidente e pericolosa azione dimostrativa da non sottovalutare. Nella lettera dei G.A.P, presente anche un simbolo similare alla bandiera partigiana delle Brigate Garibaldi dalla quale si originarono appunto queste unioni di combattenti con compiti di azioni armate. “Ci auguriamo – ribadisce l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – sia il comportamento di un irresponsabile che mira soltanto a destabilizzare una situazione già ricca di conflitti e di tensione. Speriamo altresì che la vicenda venga chiarita al più presto”.

I firmatari hanno lanciato nella missiva, pesanti insinuazioni sui progetti del Sindaco capitolino circa la vicenda discariche . Alemanno a loro scrivere, pianificherebbe in accordo con il ministro La Russa e il Presidente Berlusconi lo scatenarsi di un’emergenza pattume nel Lazio al fine di passarne la gestione al Governo. Scopo ultimo dell’accordo la creazione della “Città dei Rifiuti” da situare nel triangolo industriale - militare Civitavecchia – Allumiere - Tarquinia.

“Per quanto riguarda ‘Malagrotta’e l’emergenza rifiuti – asserisce Girlando - , speriamo che a breve la presidenza della regione Lazio di Renata Polverini crei un tavolo con il Comune e la Provincia di Roma, per discutere della questione ambientale che – chiosa l’esponente capitolino - è una priorità per la salvaguardia del territorio oltre che una necessità per tutelare il benessere e la salute dei cittadini”.

lunedì 4 aprile 2011

Villa Ada stritolata dal degrado, la Sassone chiede intervento


La vice responsabile romana dell’Italia dei Diritti:
“Basta affari personali, la politica inizi ad occuparsi del benessere dei cittadini”

Roma – La centralissima Villa Ada, fiore all’occhiello dei parchi romani, versa nell’incuria e nel degrado più completo tra discariche, resti di accampamenti abusivi e rifiuti tossici. Antonella Sassone, vice responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, raccoglie l’allarme lanciato da Legambiente e punta il dito contro il Campidoglio: “Le politiche ambientali non risultano una priorità della giunta capitolina che ha fatto scelte diametralmente opposte. E’ necessario una svolta della classe politica – chiosa la Sassone - che smetta di occuparsi degli affari personali ed inizi a prendersi cura del benessere dei cittadini romani. Uno stato di welfare – aggiunge – non può fare a meno di passare per la tutela del territorio e dell’ambiente”.
L’esponente dell’Italia dei Diritti auspica interventi concreti, e nel minor tempo possibile, “perché i parchi della capitale rappresentano un’importantissima occasione per la valorizzazione della città e per il benessere della collettività. Gli appelli di Legambiente e delle altre associazioni ambientaliste non possono più rimanere inascoltati”, ha concluso la vice responsabile capitolina del movimento fondato da Antonello De Pierro.

martedì 22 marzo 2011

Girlando esterrefatto per chiusura reparto chirurgico di Villa Betania a Roma


Il viceresponsabile capitolino dell’Italia dei Diritti: “Non accettiamo alcuna violazione in campo sanitario, poiché l’assistenza e le cure mediche sono previste per legge dalla Costituzione stessa”

Roma - “È inammissibile che si intervenga in questo modo a discapito della salute dei cittadini e del lavoro di quei professionisti che, quotidianamente, curano gravi malattie e malformazioni congenite”. È quanto sostiene Giuliano Girlando, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, in merito alla chiusura del reparto di chirurgia maxillo-facciale della casa di cura Villa Betania, collegata all’ospedale Santo Spirito, decisa dal nuovo piano sanitario regionale.

L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro rivolge delle accuse precise: “È un gravissimo atto di irresponsabilità da parte della commissaria per la Sanità nel Lazio e governatrice della stessa regione, Renata Polverini. Noi, come Italia dei Diritti, chiediamo immediate risposte all’amministrazione regionale, poiché non possiamo accettare che 850 persone, tra quelle in cura e quelle in lista d’attesa, non meritino la considerazione dovuta”.

Infine, Girlando richiama l’attenzione sulla Carta costituzionale: “Se la questione si protrarrà a lungo e la chiusura del reparto verrà portata a termine, il nostro movimento è pronto ad una mobilitazione ad oltranza sotto il palazzo della Regione. Siamo intenzionati a difendere la sanità pubblica fino in fondo. Non accettiamo alcuna violazione in campo sanitario, poiché l’assistenza e le cure mediche sono previste per legge dalla Costituzione stessa”.

lunedì 21 marzo 2011

Degrado sulle strade consolari romane, Girlando interroga Alemanno


Il viceresponsabile capitolino dell’Italia dei Diritti: “Riteniamo doveroso un impegno e una risposta del Sindaco, consideriamo necessaria e prioritaria la sicurezza dei cittadini”


Roma – Le maggiori strade consolari della Capitale, quelle che la collegano alle città e alle regioni limitrofe, sono in condizioni disastrate. Numerose buche, l’asfalto che si consuma e logora alle prime piogge, i guard- rail, malridotti mettono a rischio ogni giorno i cittadini che percorrono vie come la Salaria, pericolosamente dissestata, l’Aurelia o la Nomentana, tratte recentemente oggetto di lavori e già con i primi accenni di falle.

Sui fatti è intervenuto Giuliano Girlando, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti : “Di fronte all’emergenza strade l’amministrazione del comune di Roma, guidata del sindaco Alemanno, è risultata alla fine inefficiente. Nei fatti incapace di gestire un programma di messa in sicurezza delle carreggiate e di manutenzione del manto stradale”.

Una situazione pericolosa sotto gli occhi di tutti è quella della Via Pontina. L’arteria, provata dal traffico incessante, nota alle cronache come tragico teatro di incidenti mortali, presenta gravi danni nelle corsie, il guardavia staccato e numerose voragini lasciate nell’incuria.

“Riteniamo doveroso un impegno – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – e una risposta del Sindaco, consideriamo necessaria e prioritaria la sicurezza dei cittadini, degli automobilisti, oltre che – chiosa Girlando - un maggior rispetto della questione viabilità e trasporti”.