Il responsabile romano dell’Italia dei Diritti: “Ben venga questa nuova linea, ma prima pensiamo a terminare e riqualificare l’attuale servizio metropolitano”
Roma – “Pur essendo completamente d’accordo con l'inserimento della linea D nelle opere strategiche, ogni volta che sento parlare di trasporti su Roma mi viene da sorridere. Siamo una città con strutture metropolitane fortemente insufficienti rispetto alle altre capitali europee: basti pensare che Vienna ha 5 linee, Bruxelles ne ha 7, fino a raggiungere le 15 linee di Parigi e Londra”. Questo il commento di Alessandro Calgani, responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti, in merito alla richiesta avanzata dal sindaco Gianni Alemanno al ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, e al presidente della Regione, Piero Marrazzo, per inserire la Linea D della metropolitana di Roma all'interno del Programma delle infrastrutture strategiche. L’opera, ancora in fase di definizione, consentirebbe di realizzare un percorso di circa 20 km, munito di oltre venti stazioni dislocate nei quartieri Talenti, Montesacro e Salario a nord, e nelle zone di Trastevere, San Paolo, Marconi, Magliana ed Eur a sud.
“Ben venga l'ipotesi della Metro D - osserva l’esponente del movimento diretto da Antonello De Pierro - ma pensiamo prima di tutto a terminare l'attuale metropolitana, a riqualificare la mobilità romana e a non far viaggiare i cittadini in agglomerati mobili di persone”.
Roma – “Pur essendo completamente d’accordo con l'inserimento della linea D nelle opere strategiche, ogni volta che sento parlare di trasporti su Roma mi viene da sorridere. Siamo una città con strutture metropolitane fortemente insufficienti rispetto alle altre capitali europee: basti pensare che Vienna ha 5 linee, Bruxelles ne ha 7, fino a raggiungere le 15 linee di Parigi e Londra”. Questo il commento di Alessandro Calgani, responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti, in merito alla richiesta avanzata dal sindaco Gianni Alemanno al ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, e al presidente della Regione, Piero Marrazzo, per inserire la Linea D della metropolitana di Roma all'interno del Programma delle infrastrutture strategiche. L’opera, ancora in fase di definizione, consentirebbe di realizzare un percorso di circa 20 km, munito di oltre venti stazioni dislocate nei quartieri Talenti, Montesacro e Salario a nord, e nelle zone di Trastevere, San Paolo, Marconi, Magliana ed Eur a sud.
“Ben venga l'ipotesi della Metro D - osserva l’esponente del movimento diretto da Antonello De Pierro - ma pensiamo prima di tutto a terminare l'attuale metropolitana, a riqualificare la mobilità romana e a non far viaggiare i cittadini in agglomerati mobili di persone”.
Nessun commento:
Posta un commento