martedì 22 marzo 2011

Girlando esterrefatto per chiusura reparto chirurgico di Villa Betania a Roma


Il viceresponsabile capitolino dell’Italia dei Diritti: “Non accettiamo alcuna violazione in campo sanitario, poiché l’assistenza e le cure mediche sono previste per legge dalla Costituzione stessa”

Roma - “È inammissibile che si intervenga in questo modo a discapito della salute dei cittadini e del lavoro di quei professionisti che, quotidianamente, curano gravi malattie e malformazioni congenite”. È quanto sostiene Giuliano Girlando, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, in merito alla chiusura del reparto di chirurgia maxillo-facciale della casa di cura Villa Betania, collegata all’ospedale Santo Spirito, decisa dal nuovo piano sanitario regionale.

L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro rivolge delle accuse precise: “È un gravissimo atto di irresponsabilità da parte della commissaria per la Sanità nel Lazio e governatrice della stessa regione, Renata Polverini. Noi, come Italia dei Diritti, chiediamo immediate risposte all’amministrazione regionale, poiché non possiamo accettare che 850 persone, tra quelle in cura e quelle in lista d’attesa, non meritino la considerazione dovuta”.

Infine, Girlando richiama l’attenzione sulla Carta costituzionale: “Se la questione si protrarrà a lungo e la chiusura del reparto verrà portata a termine, il nostro movimento è pronto ad una mobilitazione ad oltranza sotto il palazzo della Regione. Siamo intenzionati a difendere la sanità pubblica fino in fondo. Non accettiamo alcuna violazione in campo sanitario, poiché l’assistenza e le cure mediche sono previste per legge dalla Costituzione stessa”.

lunedì 21 marzo 2011

Degrado sulle strade consolari romane, Girlando interroga Alemanno


Il viceresponsabile capitolino dell’Italia dei Diritti: “Riteniamo doveroso un impegno e una risposta del Sindaco, consideriamo necessaria e prioritaria la sicurezza dei cittadini”


Roma – Le maggiori strade consolari della Capitale, quelle che la collegano alle città e alle regioni limitrofe, sono in condizioni disastrate. Numerose buche, l’asfalto che si consuma e logora alle prime piogge, i guard- rail, malridotti mettono a rischio ogni giorno i cittadini che percorrono vie come la Salaria, pericolosamente dissestata, l’Aurelia o la Nomentana, tratte recentemente oggetto di lavori e già con i primi accenni di falle.

Sui fatti è intervenuto Giuliano Girlando, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti : “Di fronte all’emergenza strade l’amministrazione del comune di Roma, guidata del sindaco Alemanno, è risultata alla fine inefficiente. Nei fatti incapace di gestire un programma di messa in sicurezza delle carreggiate e di manutenzione del manto stradale”.

Una situazione pericolosa sotto gli occhi di tutti è quella della Via Pontina. L’arteria, provata dal traffico incessante, nota alle cronache come tragico teatro di incidenti mortali, presenta gravi danni nelle corsie, il guardavia staccato e numerose voragini lasciate nell’incuria.

“Riteniamo doveroso un impegno – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – e una risposta del Sindaco, consideriamo necessaria e prioritaria la sicurezza dei cittadini, degli automobilisti, oltre che – chiosa Girlando - un maggior rispetto della questione viabilità e trasporti”.

mercoledì 16 marzo 2011

Miasmi dal depuratore di Ostia, la Torbidoni in difesa degli abitanti


La responsabile per il XIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti punta il dito contro l’Acea: “Dove sono i silos ermetici promessi per ovviare alle esalazioni?”

Roma – “L’estate si avvicina e per i cittadini di Ostia Lido che vivono intorno alla zona del depuratore si riaffaccia lo spettro di trascorrere i mesi di luglio e agosto con le finestre chiuse a causa dei miasmi”. A lanciare l’allarme è Paola Torbidoni, responsabile per il XIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti, che raccoglie la voce degli abitanti residenti nelle zone limitrofe all’impianto, stanchi di dover fare i conti con il cattivo odore.

“Anche quest’anno il rischio è quello di barricarsi in casa per evitare di respirare le esalazioni che provengono dalla decantazione all’aperto – avverte la Torbidoni –. Si tratta di un problema per nulla nuovo in quanto il presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, lo scorso anno aveva assicurato, durante un consiglio comunale, che l’Acea, ente gestore dell’area, avrebbe provveduto all’acquisto di silos ermetici per ovviare il tutto”.

La responsabile del movimento fondato da Antonello De Pierro si chiede dove siano questi contenitori ermetici: “Manca poco all’inizio del caldo estivo, ma non si è visto neanche un silos, che fine ha fatto la promessa dell’Acea?”.

Deforestazione a Ostia, la Torbidoni lancia l’allarme


La responsabile per il XIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti
si appella al Campidoglio: “Il paesaggio è deturpato,
chiediamo il ripristino degli alberi abbattuti inutilmente”


Roma – “A Ostia Lido lo scorso anno sono stati tagliati alberi perché malati, ma dove sono le nuove piantumazioni?”. A chiederselo è Paola Torbidoni, responsabile per il XIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti.
Il riferimento è a via Costanzo Casana, via Carlo Marenco di Moriondo e vie limitrofe, una porzione di territorio di circa tre chilometri che, lo scorso anno, ha subito un processo di deforestazione ad opera del Comune di Roma. Critica la responsabile del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Se le piante sono realmente malate debbono essere rimosse totalmente, lasciare dei monconi di albero da ottanta centimetri non ha senso anche perché – incalza la Torbidoni – tolgono spazio al marciapiede”.
L’assessore all’ambiente capitolino, Fabio Di Lillo, aveva assicurato che ad ogni abbattimento sarebbero corrisposte nuove piantumazioni, e allora l’esponente del movimento extraparlamentare si domanda che fine abbia fatto questa promessa.
La Torbidoni cita l’azione di Roberto Tavani, assessore del XVII Municipio che, al fine di avallare ogni intervento di deforestazione, ha chiesto al Campidoglio di fornire schede tecniche e motivazioni. L’intento è quello di evitare abbattimenti atti a deturpare il quartiere e distruggere il verde, costringendo il Municipio ad utilizzare fondi per rimediare ai danni del Comune.
“Dal momento che abbiamo ricevuto lo stesso misfatto, auspico che venga riservato al quartiere Ostia Lido il medesimo servizio”, afferma la Torbidoni che si chiede quanto tempo bisognerà aspettare per ottenere il ripristino degli alberi abbattuti inutilmente.

giovedì 10 marzo 2011

La Sassone su polemica contro pagamento contributo volontario alla scuola


La viceresponsabile romana del movimento: “Le proteste dei genitori sono legittime, quelle degli insegnanti ammirevoli”

Roma – “Privare di risorse la scuola pubblica, impoverire i programmi didattici e intimidire gli insegnanti con circolari degne di una caserma in tempo di guerra fa orrore, perché mostra chiaramente lo spirito dittatoriale del Presidente del Consiglio e dei suoi dipendenti al governo e in parlamento.” Con queste parole Antonella Sassone, vice responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti, manifesta il suo sdegno per la precaria situazione del sistema scolastico italiano, in riferimento soprattutto alle lamentele dei genitori degli studenti del Liceo De Chirico a Roma, in seguito al contributo volontario alla scuola. Tale versamento ha infatti recentemente assunto carattere di obbligatorietà. La diretta conseguenza della mancanza di fondi ha avuto come risvolto la sospensione dell’acquisto del materiale didattico. Gli insegnanti invece si oppongono fortemente all’obbligo della somministrazione e della correzione delle prove Invalsi nelle scuole pubbliche italiane.
“Si sta portando a compimento la distruzione della cultura – ha aggiunto l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – ad opera di un ministro dell’Istruzione che ai tempi in cui era presidente del consiglio comunale a Desenzano sul Garda è stata sfiduciata e in seguito promossa ministra! Le contestazioni dei genitori sono legittime, quelle degli insegnanti ammirevoli ma c’è il rischio che restino inascoltate se non si accetta la presenza dei partiti che fanno di queste proteste una parte importante del proprio programma politico.”