venerdì 9 settembre 2011
A Roma malata Mcs che vive in auto sanzionata per 4000 euro, lo sdegno della Sassone
La viceresponsabile capitolina dell’Italia dei Diritti: “Ci uniamo dunque all’appello fatto al sindaco di Roma per dare un aiuto ad Ester, magari proprio cominciando dall’annullare le multe”
Roma - Un calvario lungo dieci anni, una malattia rara e insidiosa : la Sensibilità Chimica Multipla (Mcs) e come unico rifugio la propria automobile. Per due anni Ester, una giovane donna, costretta dalla patologia di cui soffre, ha abitato in divieto di sosta a pochi passi dall’Ospedale San Giovanni di Roma e per questo ha ricevuto 4000 euro di multe. Al danno di mancata tutela per quanti, come lei, soffrono di tale sindrome immunotossica infiammatoria, in grado di provocare allergie gravissime a quasi ogni cosa, si è aggiunta la beffa delle sanzioni.
Sulla vicenda è intervenuta Antonella Sassone, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti : “La Mcs non è riconosciuta in Italia come malattia, non ha un proprio codice sanitario né una normativa che tuteli in alcun modo chi ne è affetto. Così non si viene considerati ‘disabili’ ai fini del collocamento obbligatorio, non si hanno assistenze economiche da parte dello Stato, non ci sono ambienti ‘adatti’ per permettere a queste persone di vivere decorosamente. Ciò che è accaduto ad Ester - prosegue la Sassone - è l’effetto di tutte queste componenti insieme, aggravate dall’ignoranza diffusa su certe patologie e dall’indifferenza di molti”.
Ester, nonostante l’invalidità recatale dalla Mcs nel 2009 ha fondato l’associazione “Anchise” un punto d’incontro per tutti coloro che subiscono la terribile solitudine generata dalle manifestazioni allergiche. Un isolamento fisico e umano che non ha considerazioni sufficienti da parte delle istituzioni.
“Le responsabilità – commenta l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - sono da imputare in primo luogo al legislatore troppo distratto da questioni più urgenti come ad esempio evitare che i propri stipendi e benefit vengano toccati dalle manovre economiche che si susseguono, e in secondo luogo alle amministrazioni locali che hanno il dovere , se non altro per il tanto decantato principio di sussidiarietà, di intervenire laddove lo Stato è assente. Ci uniamo dunque – chiosa la Sassone - all’appello fatto al sindaco di Roma per dare un aiuto ad Ester, magari proprio cominciando dall’annullare le multe”.
venerdì 10 giugno 2011
Lavoratori come bestie a parcheggio San Pietro a Roma, l’Italia dei Diritti denuncia
Il presidente del movimento, Antonello De Pierro:
“Un’indecenza che mortifica e calpesta la dignità di chi è stato collocato a lavorare in questo posto”
Roma - Al parcheggio di scambio della stazione San Pietro c’è una postazione di lavoro, riservata ai custodi, che travalica i limiti della dignità umana. In seguito alle numerose segnalazioni giunte presso gli uffici dell’Italia dei Diritti, il presidente Antonello De Pierro ha provveduto a fare un sopralluogo sul posto. Ne è scaturito un quadro allarmante, una postazione priva di qualsiasi condizione di vivibilità, apparentemente simile ad un sottoscala, lontana da ogni parametro che lasci presagire una condizione di lavoro dignitosa.
Non esita a definirsi “indignato” De Pierro, di fronte a un simile scenario: “Un’indecenza che mortifica e calpesta la dignità di chi è stato collocato a lavorare in questo luogo”, sono le sue prime parole. “Mi chiedo – continua – come si possa, nel terzo millennio, agire in simili modi trattando peggio delle bestie gli esseri umani i quali stanno svolgendo il loro diritto dovere al servizio della comunità, adempiendo il compito assegnato dalla figura professionale rivestita”. Sembrerebbe infatti che, tra i custodi, alcuni abbiano manifestato più volte attacchi di panico. Spesso infatti i dipendenti si trovano a coprire turni di lavoro da soli, un fatto, quest’ultimo, che alimenta ancor più l’ira di De Pierro: “Se in quel posto venissero rinchiusi degli animali da affezione ci sarebbe, giustamente, una rivolta delle associazioni animaliste e i responsabili verrebbero denunciati per maltrattamenti ai sensi dell’Art. 727 del Codice Penale”. Una categoria sociale che, in questo preciso caso, non è stata rispettata, bensì scavalcata. Continua De Pierro. “La nostra battaglia è contro chi ha disposto che delle persone ponessero la propria attività lavorativa in un luogo completamente incompatibile con quanto codificato da tutta la normativa vigente in materia di lavoro, ovvero dalla legge 626/94 e dalle successive modifiche e integrazioni apportate con la 8108, nonché dai principi sanciti dal l’articolo 2087 del codice di rito civile”.
L’Italia dei Diritti ha chiesto chiarimenti all’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Antonello Aurigemma, ma non sono arrivate risposte. Un fatto molto grave a detta di De Pierro: “Il silenzio delle istituzioni è inaccettabile, il solo venire a conoscenza di una simile situazione avrebbe dovuto far scattare immediatamente dei provvedimenti severi. Chiediamo con forza la chiusura di questa gabbia lavorativa per ridare dignità a dei lavoratori, una dignità che, in questo caso, è stata completamente annientata. Mi chiedo se i sindacati di categoria esistano oppure abbiano gli occhi foderati con il prosciutto, perché una situazione del genere è incredibile che passi inosservata”.
Il leader del movimento extraparlamentare promette battaglia: “Monitoreremo tutti i parcheggi di scambio per verificare le condizioni di lavoro di persone che, ricordiamo, non sono numeri o oggetti ma prima di tutto esseri umani. Qualora quanto richiesto non venisse attuato senza indugi, avvieremo clamorose azioni di protesta in quanto – ribadisce De Pierro – l’Italia dei Diritti ha scelto di schierarsi sempre dalla parte dei più deboli, perché tale situazione non può essere tollerata in un paese civile”.
giovedì 12 maggio 2011
Calgani su striscione di protesta sul monumento del bersagliere per emergenza abitativa
Il responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti: "Ogni persona ha un diritto imprescindibile che è quello di vivere in un stato di dignità”
Roma, – "Ogni persona ha un diritto imprescindibile che è quello di vivere in un stato di dignità nel corso della sua vita. Avere un tetto sopra la testa è un elemento determinante affinché ciò avvenga”.
È con queste parole di giustizia che Alessandro Calgani, Responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, interviene sulla questione relativa alla protesta inerente l’emergenza abitativa messa in atto, attraverso l’utilizzo di uno striscione affisso sul monumento del bersagliere a Porta Pia, da due attivisti dei movimenti di lotta per la casa di Roma.
“Non è la prima volta che lo dico e lo ribadirò – prosegue Calgani –, che si necessita di una rivisitazione globale dei sistemi di assegnazione che ridurrebbero notevolmente episodi di malessere ed intemperanze di chi rivendica un diritto. La vendita, ma spesso svendita del patrimonio immobiliare degli enti per ottenere effimeri pareggi di bilancio, costituisce l'anticamera del declino degli stessi”.
Intanto altri manifestanti hanno occupato un’ala del Ministero delle Infrastrutture e hanno provocato un blocco del traffico su via Nomentana. Chiedono che venga convocato un tavolo Governo – Regione - Comune per discutere sulla questione degli sfratti, sul trattamento degli inquilini degli enti previdenziali e su un piano straordinario di contrasto all'emergenza casa a Roma.
“La liquidità necessaria – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –, si può ottenere attraverso un’ottimizzazione di costi ed investimenti con un concorrente snellimento burocratico, ma per questo oltre alla competenza serve la voglia di farlo. Vendere un immobile ora non costituisce una programmazione e spesso costringe a scelte davvero difficili ed inappropriate nell'allontanamento degli occupanti. Le eccezioni ci sono, ma raramente se ne riscontrano nel contesto romano".
giovedì 5 maggio 2011
Due ragazzi gay condannati a Roma per effusioni, l’opinione della Sassone
La Vice Responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti :“Se sono stati condannati per un semplice bacio, si tratta di una decisione abnorme e ingiustificata”
Roma, – È scattata la condanna a due mesi di reclusione per i due ragazzi omosessuali, Michele F. e Roberto L., accusati di atti osceni in luogo pubblico, per la precisione nei pressi del Colosseo. Il fatto risale al 2007. La coppia gay dovrà inoltre corrispondere una multa di 2.280 euro.
“Se i ragazzi sono stati condannati per un semplice bacio si tratta di una decisione abnorme e ingiustificata – asserisce Antonella Sassone, Vice Responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti -, se invece sono stati condannati per un rapporto orale in un luogo pubblico, in quel caso non è una condanna contro due omosessuali ma la pedissequa applicazione della legge”.
La Procura riferisce che i due furono sorpresi durante un rapporto orale, la difesa risponde che si trattava di un semplice bacio in quanto uno dei due imputati era fisicamente impossibilitato, in seguito a un intervento chirurgico, a compiere l’atto sessuale. Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha reso nota la decisione di ricorrere in appello.
“Prima di lasciarsi andare a semplicistiche accuse – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, è necessario attendere le motivazioni della sentenza, e in ogni caso ci sarà un secondo grado di giudizio che darà alle parti la possibilità di portare all’attenzione dei magistrati tutti gli elementi trascurati in primo grado”.
mercoledì 4 maggio 2011
Italia dei Diritti denuncia mancata raccolta rifiuti nel IX municipio
Alessandro Calgani responsabile romano del movimento: “Urge un intervento immediato. L'errore più grande sarebbe che i cittadini si abituassero all'incuria e ai cassonetti stracolmi del dopo festa”
Roma, – Sono giunte numerose segnalazioni all’Italia dei Diritti da parte dei cittadini del IX municipio che, dal primo maggio, aspettano che venga effettuata la raccolta della nettezza urbana, ma questo di fatto non succede. Qualche operatore ecologico provvede allo sgombero dei rifiuti ammassati fuori dai cassonetti, ma quelli all’interno marciscono da giorni. Scarseggiano inoltre i mezzi AMA, qualcuno ha sollevato l’ipotesi di uno sciopero del personale.
“La situazione rifiuti su Roma – analizza Alessandro Calgani, responsabile romano dell’Italia dei Diritti –, in questi giorni è davvero critica in vastissime zone e credo che siano già tardivi i provvedimenti che potranno essere intrapresi dall'amministrazione. Esiste peraltro un sentore di sciopero mascherato interno ai dipendenti dell'AMA stessa. Urge un intervento immediato, ho personalmente notato situazioni davvero critiche in zone quali Centocelle, Collatino e Colle degli Abeti. L'errore più grande sarebbe che i cittadini si abituassero all'incuria e ai cassonetti stracolmi del dopo festa”.
Un camionista AMA, ha spiegato che è in corso una protesta politica e ha pure sottolineato che, se la situazione non cambia, l’immondizia aumenterà sempre di più. I soldi versati per la TARSU dovrebbero essere utilizzati per migliorare la qualità del servizio, ma ad oggi questo non avviene.
“A Napoli tutto è iniziato così – , conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – sarei curioso di rivedere in questi giorni, in giro per le strade romane, i manifesti con Manuela Arcuri sorridente a dire che Roma è una città pulita. Massimo rispetto per la Arcuri, minimo per chi la politica la sfrutta solo mediaticamente”.
giovedì 21 aprile 2011
Scoperti fabbricati abusivi su rive Tevere, la reazione di Calgani
Il responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti : “L'abusivismo è un fenomeno diventato di routine in questa città perennemente in attesa del prossimo condono o di una dilazione dei tempi di sgomberi e demolizione per scopi ‘umanitari’”
Roma - Venticinquemila metri quadrati di terreno sulle sponde del fiume Tevere, sui quali erano state erette ventotto costruzioni abusive, una delle quali adibita al ricovero di trenta cani abbandonati. Questo, in numeri, lo scenario che si è presentato di fronte alla Polizia Municipale di Roma, che ha immediatamente proceduto al sequestro dei fabbricati e agli accertamenti necessari.
Sui fatti è incisivo il commento di Luca Calgani, responsabile capitolino dell’Italia dei Diritti : “Questa è la strada su cui è necessario porre un focus importante, per prevenire sul nascere il crearsi di tragedie di cui ci accorgiamo sempre dopo eventi luttuosi. L'abusivismo è un fenomeno diventato di routine in questa città, perennemente in attesa del prossimo condono o di una dilazione dei tempi di sgomberi e demolizione per scopi ‘umanitari’. Il fatto che comunque fossero già stati costruiti 28 lotti - sottolinea Calgani - , deve far riflettere sui tempi di azione a fronte di palese illegalità. La realizzazione di strumenti di identificazione preventiva avrebbe sicuramente costi inferiori rispetto a quelli che si sosterranno per il ripristino dell'area”.
Alla base dell’illecito una vera e propria compravendita di piccoli terreni tra italiani e rumeni, per la quale sono state denunciate 23 persone. I lotti, venduti da un cittadino italiano, erano stati protetti dai compratori in attesa di renderli vere e proprie abitazioni abusive sulle rive del Tevere.
“L'ultima parola – asserisce Calgani - , la voglio spendere per gli animali che trovano spesso ricovero in strutture fatiscenti e abusive, nelle quali la loro tutela sicuramente non è garantita. Questo – tuona l’esponente del partito presieduto da Antonello De Pierro - apre un’ altra pagina sulla gestione capitolina degli animali, che giudico pessima, a partire dal pronto soccorso per finire ai centri di accoglienza e ricovero, costantemente sovraffollati ed appesi alla buona volontà delle associazioni".
giovedì 14 aprile 2011
Proiettile ad Alemanno, Girlando esprime solidarietà
Il viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti : “Ci auguriamo sia il comportamento di un irresponsabile. Speriamo altresì che la vicenda venga chiarita al più presto”
Roma “Auspichiamo l’avvio di indagini che possano chiarire la matrice del gesto, un’azione che è deprecabile e ignobile in un momento in cui c’è bisogno di tutto fuorché alimentare un clima di agitazione”.
Condanna netto Giuliano Girlando, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, l’ignobile atto minatorio attuato nei confronti del Sindaco di Roma Gianni Alemanno. In un plico recapitato ieri in Campidoglio, indirizzato al primo cittadino, sono stati ritrovati un proiettile di grosso calibro, già esploso, e una lettera datata 17 marzo 2011 firmata dai “Gruppi di azione patriottica – Nucleo appenninico Balilla”. Un’evidente e pericolosa azione dimostrativa da non sottovalutare. Nella lettera dei G.A.P, presente anche un simbolo similare alla bandiera partigiana delle Brigate Garibaldi dalla quale si originarono appunto queste unioni di combattenti con compiti di azioni armate. “Ci auguriamo – ribadisce l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – sia il comportamento di un irresponsabile che mira soltanto a destabilizzare una situazione già ricca di conflitti e di tensione. Speriamo altresì che la vicenda venga chiarita al più presto”.
I firmatari hanno lanciato nella missiva, pesanti insinuazioni sui progetti del Sindaco capitolino circa la vicenda discariche . Alemanno a loro scrivere, pianificherebbe in accordo con il ministro La Russa e il Presidente Berlusconi lo scatenarsi di un’emergenza pattume nel Lazio al fine di passarne la gestione al Governo. Scopo ultimo dell’accordo la creazione della “Città dei Rifiuti” da situare nel triangolo industriale - militare Civitavecchia – Allumiere - Tarquinia.
“Per quanto riguarda ‘Malagrotta’e l’emergenza rifiuti – asserisce Girlando - , speriamo che a breve la presidenza della regione Lazio di Renata Polverini crei un tavolo con il Comune e la Provincia di Roma, per discutere della questione ambientale che – chiosa l’esponente capitolino - è una priorità per la salvaguardia del territorio oltre che una necessità per tutelare il benessere e la salute dei cittadini”.
lunedì 4 aprile 2011
Villa Ada stritolata dal degrado, la Sassone chiede intervento
La vice responsabile romana dell’Italia dei Diritti:
“Basta affari personali, la politica inizi ad occuparsi del benessere dei cittadini”
Roma – La centralissima Villa Ada, fiore all’occhiello dei parchi romani, versa nell’incuria e nel degrado più completo tra discariche, resti di accampamenti abusivi e rifiuti tossici. Antonella Sassone, vice responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, raccoglie l’allarme lanciato da Legambiente e punta il dito contro il Campidoglio: “Le politiche ambientali non risultano una priorità della giunta capitolina che ha fatto scelte diametralmente opposte. E’ necessario una svolta della classe politica – chiosa la Sassone - che smetta di occuparsi degli affari personali ed inizi a prendersi cura del benessere dei cittadini romani. Uno stato di welfare – aggiunge – non può fare a meno di passare per la tutela del territorio e dell’ambiente”.
L’esponente dell’Italia dei Diritti auspica interventi concreti, e nel minor tempo possibile, “perché i parchi della capitale rappresentano un’importantissima occasione per la valorizzazione della città e per il benessere della collettività. Gli appelli di Legambiente e delle altre associazioni ambientaliste non possono più rimanere inascoltati”, ha concluso la vice responsabile capitolina del movimento fondato da Antonello De Pierro.
martedì 22 marzo 2011
Girlando esterrefatto per chiusura reparto chirurgico di Villa Betania a Roma
Il viceresponsabile capitolino dell’Italia dei Diritti: “Non accettiamo alcuna violazione in campo sanitario, poiché l’assistenza e le cure mediche sono previste per legge dalla Costituzione stessa”
Roma - “È inammissibile che si intervenga in questo modo a discapito della salute dei cittadini e del lavoro di quei professionisti che, quotidianamente, curano gravi malattie e malformazioni congenite”. È quanto sostiene Giuliano Girlando, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, in merito alla chiusura del reparto di chirurgia maxillo-facciale della casa di cura Villa Betania, collegata all’ospedale Santo Spirito, decisa dal nuovo piano sanitario regionale.
L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro rivolge delle accuse precise: “È un gravissimo atto di irresponsabilità da parte della commissaria per la Sanità nel Lazio e governatrice della stessa regione, Renata Polverini. Noi, come Italia dei Diritti, chiediamo immediate risposte all’amministrazione regionale, poiché non possiamo accettare che 850 persone, tra quelle in cura e quelle in lista d’attesa, non meritino la considerazione dovuta”.
Infine, Girlando richiama l’attenzione sulla Carta costituzionale: “Se la questione si protrarrà a lungo e la chiusura del reparto verrà portata a termine, il nostro movimento è pronto ad una mobilitazione ad oltranza sotto il palazzo della Regione. Siamo intenzionati a difendere la sanità pubblica fino in fondo. Non accettiamo alcuna violazione in campo sanitario, poiché l’assistenza e le cure mediche sono previste per legge dalla Costituzione stessa”.
lunedì 21 marzo 2011
Degrado sulle strade consolari romane, Girlando interroga Alemanno
Il viceresponsabile capitolino dell’Italia dei Diritti: “Riteniamo doveroso un impegno e una risposta del Sindaco, consideriamo necessaria e prioritaria la sicurezza dei cittadini”
Roma – Le maggiori strade consolari della Capitale, quelle che la collegano alle città e alle regioni limitrofe, sono in condizioni disastrate. Numerose buche, l’asfalto che si consuma e logora alle prime piogge, i guard- rail, malridotti mettono a rischio ogni giorno i cittadini che percorrono vie come la Salaria, pericolosamente dissestata, l’Aurelia o la Nomentana, tratte recentemente oggetto di lavori e già con i primi accenni di falle.
Sui fatti è intervenuto Giuliano Girlando, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti : “Di fronte all’emergenza strade l’amministrazione del comune di Roma, guidata del sindaco Alemanno, è risultata alla fine inefficiente. Nei fatti incapace di gestire un programma di messa in sicurezza delle carreggiate e di manutenzione del manto stradale”.
Una situazione pericolosa sotto gli occhi di tutti è quella della Via Pontina. L’arteria, provata dal traffico incessante, nota alle cronache come tragico teatro di incidenti mortali, presenta gravi danni nelle corsie, il guardavia staccato e numerose voragini lasciate nell’incuria.
“Riteniamo doveroso un impegno – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – e una risposta del Sindaco, consideriamo necessaria e prioritaria la sicurezza dei cittadini, degli automobilisti, oltre che – chiosa Girlando - un maggior rispetto della questione viabilità e trasporti”.
mercoledì 16 marzo 2011
Miasmi dal depuratore di Ostia, la Torbidoni in difesa degli abitanti
La responsabile per il XIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti punta il dito contro l’Acea: “Dove sono i silos ermetici promessi per ovviare alle esalazioni?”
Roma – “L’estate si avvicina e per i cittadini di Ostia Lido che vivono intorno alla zona del depuratore si riaffaccia lo spettro di trascorrere i mesi di luglio e agosto con le finestre chiuse a causa dei miasmi”. A lanciare l’allarme è Paola Torbidoni, responsabile per il XIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti, che raccoglie la voce degli abitanti residenti nelle zone limitrofe all’impianto, stanchi di dover fare i conti con il cattivo odore.
“Anche quest’anno il rischio è quello di barricarsi in casa per evitare di respirare le esalazioni che provengono dalla decantazione all’aperto – avverte la Torbidoni –. Si tratta di un problema per nulla nuovo in quanto il presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, lo scorso anno aveva assicurato, durante un consiglio comunale, che l’Acea, ente gestore dell’area, avrebbe provveduto all’acquisto di silos ermetici per ovviare il tutto”.
La responsabile del movimento fondato da Antonello De Pierro si chiede dove siano questi contenitori ermetici: “Manca poco all’inizio del caldo estivo, ma non si è visto neanche un silos, che fine ha fatto la promessa dell’Acea?”.
Deforestazione a Ostia, la Torbidoni lancia l’allarme
La responsabile per il XIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti
si appella al Campidoglio: “Il paesaggio è deturpato,
chiediamo il ripristino degli alberi abbattuti inutilmente”
Roma – “A Ostia Lido lo scorso anno sono stati tagliati alberi perché malati, ma dove sono le nuove piantumazioni?”. A chiederselo è Paola Torbidoni, responsabile per il XIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti.
Il riferimento è a via Costanzo Casana, via Carlo Marenco di Moriondo e vie limitrofe, una porzione di territorio di circa tre chilometri che, lo scorso anno, ha subito un processo di deforestazione ad opera del Comune di Roma. Critica la responsabile del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Se le piante sono realmente malate debbono essere rimosse totalmente, lasciare dei monconi di albero da ottanta centimetri non ha senso anche perché – incalza la Torbidoni – tolgono spazio al marciapiede”.
L’assessore all’ambiente capitolino, Fabio Di Lillo, aveva assicurato che ad ogni abbattimento sarebbero corrisposte nuove piantumazioni, e allora l’esponente del movimento extraparlamentare si domanda che fine abbia fatto questa promessa.
La Torbidoni cita l’azione di Roberto Tavani, assessore del XVII Municipio che, al fine di avallare ogni intervento di deforestazione, ha chiesto al Campidoglio di fornire schede tecniche e motivazioni. L’intento è quello di evitare abbattimenti atti a deturpare il quartiere e distruggere il verde, costringendo il Municipio ad utilizzare fondi per rimediare ai danni del Comune.
“Dal momento che abbiamo ricevuto lo stesso misfatto, auspico che venga riservato al quartiere Ostia Lido il medesimo servizio”, afferma la Torbidoni che si chiede quanto tempo bisognerà aspettare per ottenere il ripristino degli alberi abbattuti inutilmente.
giovedì 10 marzo 2011
La Sassone su polemica contro pagamento contributo volontario alla scuola
La viceresponsabile romana del movimento: “Le proteste dei genitori sono legittime, quelle degli insegnanti ammirevoli”
Roma – “Privare di risorse la scuola pubblica, impoverire i programmi didattici e intimidire gli insegnanti con circolari degne di una caserma in tempo di guerra fa orrore, perché mostra chiaramente lo spirito dittatoriale del Presidente del Consiglio e dei suoi dipendenti al governo e in parlamento.” Con queste parole Antonella Sassone, vice responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti, manifesta il suo sdegno per la precaria situazione del sistema scolastico italiano, in riferimento soprattutto alle lamentele dei genitori degli studenti del Liceo De Chirico a Roma, in seguito al contributo volontario alla scuola. Tale versamento ha infatti recentemente assunto carattere di obbligatorietà. La diretta conseguenza della mancanza di fondi ha avuto come risvolto la sospensione dell’acquisto del materiale didattico. Gli insegnanti invece si oppongono fortemente all’obbligo della somministrazione e della correzione delle prove Invalsi nelle scuole pubbliche italiane.
“Si sta portando a compimento la distruzione della cultura – ha aggiunto l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – ad opera di un ministro dell’Istruzione che ai tempi in cui era presidente del consiglio comunale a Desenzano sul Garda è stata sfiduciata e in seguito promossa ministra! Le contestazioni dei genitori sono legittime, quelle degli insegnanti ammirevoli ma c’è il rischio che restino inascoltate se non si accetta la presenza dei partiti che fanno di queste proteste una parte importante del proprio programma politico.”
lunedì 28 febbraio 2011
Roma Capitale di stupri e rapine, il commento della Sassone
La viceresponsabile cittadina dell’Italia dei Diritti :“ L’aver ridotto all’osso gli organici e le risorse delle forze dell’ordine, unitamente alla mancanza di politiche di integrazione serie e non assistenziali, ha determinato un netto peggioramento della situazione sicurezza in città”
Roma– “Se si parla di emergenza sicurezza è evidente che la situazione a Roma è completamente sfuggita di mano all’Amministrazione capitolina, che proprio di questa tematica aveva fatto il suo cavallo di battaglia”
Duro il commento di Antonella Sassone, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, agli ultimi episodi di violenza che hanno avuto come tragico teatro la città governata da Gianni Alemanno.
La notte scorsa, un turista tedesco è stato rapinato e picchiato da 3 uomini nei pressi di Piazza Indipendenza. Le sue urla d’allarme hanno allertato i Carabinieri in servizio i quali sono riusciti ad arrestare solo uno dei malviventi, marocchino e pregiudicato, ora nel carcere di “Regina Coeli” con l’accusa di rapina aggravata in concorso.
Nelle stesse ore un altro trentenne veniva brutalmente aggredito da 4 rapinatori nella villa della sua famiglia in piazza Ettore Casati, zona Pisana. Un’aggressività indescrivibile quella dei ladri, stranieri non ancora identificati, il giovane infatti oltre ad aver dovuto consegnare gioielli per 50.000 euro ha riportato ferite alla testa e la rottura del setto nasale.
“La chiusura dei Commissariati – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro -, l’aver ridotto all’osso gli organici e le risorse delle forze dell’ordine, unitamente alla mancanza di politiche di integrazione serie e non assistenziali, ha determinato un netto peggioramento della situazione sicurezza in città”.
In questa escalation di soprusi, non va dimenticato lo stupro, il terzo in meno di due settimane nella città di Roma, di una ragazza italiana di 18 anni, compiuto da 3 cittadini somali, all’interno dell’ex ambasciata del loro paese oggi edificio abbandonato al degrado.
“Nelle dichiarazioni del sindaco Alemanno – prosegue la Sassone - che chiede il rimpatrio di stranieri è evidente l’incapacità di affrontare in modo strutturato il problema sicurezza: utilizzare capri espiatori e dare pene esemplari non risolve le cose ed è tipico di un odioso modo di concepire la politica che dovrebbe essere scomparso dalle società democratiche e dallo Stato di diritto. E’ necessaria – conclude - un’assunzione di responsabilità della politica, cambiare rotta prima che Roma diventi un’ingovernabile ricovero di disperati”.
giovedì 24 febbraio 2011
Sassone commenta accuse ad Alemanno per morte bambini rom
La viceresponsabile per il comune di Roma dell’Italia dei Diritti: In presenza di segnalazioni disattese, si può ipotizzare certamente una responsabilità della Giunta capitolina che ignora sistematicamente tutte le emergenze della società romana”
Roma – “In presenza di segnalazioni disattese, si può ipotizzare certamente una responsabilità della giunta Alemanno che ignora sistematicamente tutte le emergenze della società romana. E i rom fanno parte della realtà di questa città”. Non si fa attendere il commento della viceresponsabile romana dell’Italia dei Diritti, Antonella Sassone, in merito all’esposto presentato in procura dall’ex senatore dei Verdi e ora presidente dell’associazione denominata “A buon diritto”, Luigi Manconi, contro il primo cittadino delle Capitale, accusato di omicidio colposo per la tragedia nel campo nomadi di Tor Fiscale. Secondo quanto riportato dallo stesso Manconi, infatti, ben cinque sono state le segnalazioni di rischio di incendio nella baracca pervenute in precedenza al Comune e non prese in considerazione.
“Sarebbe doveroso predisporre delle politiche sociali idonee a favorire l’inserimento di queste comunità – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, a patto però, che vi sia un’integrazione di diritti e di doveri, e non un facile assistenzialismo che ingrassa le cooperative della stessa Giunta capitolina”.
venerdì 18 febbraio 2011
L’italia dei Diritti esprime cordoglio per scomparsa di Massimiliano Parsi
La vice responsabile per il comune di Roma dell’Italia dei Diritti: “Ammirazione a chi, prima di ricoprire incarichi importanti, ha dedicato la sua vita all'attività di partito, al di là delle differenze di idee”
A seguito di una lunga malattia, si è spento il consigliere comunale del Pdl Massimiliano Parsi. Nato a Roma il 4 ottobre 1975 a soli 33 anni, dopo 13 anni di attività politica, era stato eletto in Comune e nominato dal sindaco presidente della Commissione Commercio ed Artigianato.
La vice responsabile per il comune di Roma dell’Italia dei Diritti, Antonella Sassone, insieme al presidente Antonello de Pierro e il movimento tutto, si uniscono al cordoglio per la scomparsa dell’ esponente della giunta capitolina. La Sassone esprime ammirazione per un giovane militante della politica divenuto consigliere dopo ben 13 anni di attività in campo. “Tutto il mondo della politica – continua la vice responsabile per il comune - dovrebbe guardare con ammirazione a chi, prima di ricoprire incarichi importanti, ha dedicato la sua vita all'attività di partito; al di là delle differenze di idee" .
mercoledì 9 febbraio 2011
Questione Rom a Roma, De Pierro contro gestione Alemanno
Il presidente dell’Italia dei Diritti : “Si cerca di correre ai ripari per arginare le polemiche, l’assenza di risultati concreti e adeguat denota un livello di competenza di gran lunga sotto la soglia necessaria per amministrare una città come Roma”
Roma – Sfollati dai circa 200 piccoli campi abusivi sparsi per Roma e poi trasferiti in due tendopoli. Questa la sorte che toccherà ai cittadini d’etnia Rom della Capitale, un provvedimento preso dal sindaco Gianni Alemanno, sull’onda emotiva e polemica generata della drammatica fine dei 4 fratellini nomadi bruciati presso il loro campo.
“Quanto avvenuto – dichiara Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti - è l’ennesimo episodio che conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il fallimento pressoché totale della gestione amministrativa targata Alemanno. Del problema Rom il Sindaco di Roma ne parla da sempre e ha sbandierato in maniera propagandistica la soluzione definitiva, che però non è mai riuscito ad attuare. Del resto – prosegue De Pierro - erano stati moltissimi i suoi proclami anche su altre questioni calde del territorio metropolitano, vedi prostituzione, sicurezza, ma alla fine, a parte un’ondata di promesse diffuse e chiacchiere inconsistenti, il problema è rimasto come prima o spesso peggio di prima. Senza calcolare che, in alcuni casi, addirittura sono stati procurati danni rispetto ad una situazione già precaria”.
Tra le 400 e le 500 persone troveranno alloggio nelle strutture d’emergenza allestite, stando alle ipotesi sulla Cassia e sulla Prenestina. Piano che prevede, secondo il prefetto Giuseppe Pecoraro, un inevitabile quanto difficile sgombero di numerosi microinsediamenti abusivi e l’ausilio indispensabile di parecchi volontari.
“Chiaramente ora – asserisce il presidente dell’Italia dei Diritti -, sull’ondata emotiva di 4 bambini morti che, probabilmente, si sarebbero salvati se Alemanno avesse messo a punto solo una piccola percentuale di quanto aveva sbandierato, si cerca di correre ai ripari per arginare le polemiche, che stanno inevitabilmente montando nell’opinione pubblica. Anche questa volta non credo che si riusciranno ad ottenere risultati soddisfacenti, purtroppo è brutto da dire, ma dobbiamo ammettere, e non me ne voglia il Sindaco, che l’assenza di risultati concreti e adeguati, in conseguenza di quanto proclamato, denota incapacità reale e quindi – chiosa De Pierro - un livello di competenza di gran lunga sotto la soglia necessaria per amministrare una città come Roma”.
martedì 18 gennaio 2011
A Roma scuole senza insegnanti di sostegno, Girlando preoccupato
Il viceresponsabile capitolino dell’Italia dei Diritti : “Occorre un intervento immediato e deciso delle istituzioni comunali di Roma. Le figure degli insegnanti di sostegno rivestono grande importanza nell’istruzione”
Roma– A Roma, numerosi bambini diversamente abili sono stati lasciati senza insegnanti di sostegno. Una mamma disperata ha denunciato la situazione ad un quotidiano, facendo emergere il doloso problema dalla mancanza di personale scolastico che assiste i piccoli portatori di handicap.
“Occorre un intervento immediato e deciso delle istituzioni comunali di Roma - commenta Giuliano Girlando, viceresponsabile capitolino dell’Italia dei Diritti -, in primis del sindaco Gianni Alemanno, chiedendo che rispetti gli impegni presi in campagna elettorale quando dimostrava interesse per le questioni sociali, per le vicende relative ai diritti dei disabili. È delle istituzioni il compito di garantire tutela alle famiglie e il rispetto dei diritti collettivi”.
Parte del personale Aec, che da anni ricopre questo fondamentale ruolo, cambiando mansione ha lasciato privi circa 200 bambini degli assistenti. Commissioni e municipi si sono attivati con diversa velocità per sopperire alle carenze non giungendo tuttavia ad una soluzione completa.
“Questo deve essere un impegno che riguarda non solo il comune di Roma e l’amministrazione Alemanno, bensì tutti i municipi e le loro mini-giunte. Le figure degli insegnanti di sostegno rivestono grande importanza nell’istruzione, garantiscono attraverso la loro presenza il carattere pubblico dell’insegnamento, eliminando le disuguaglianze sociali e gli ostacoli che impediscono alle persone diversamente abili di potersi garantire un livello di formazione, tutelata dalle istituzione del paese e dalla Costituzione.”
Il silenzio di Achille Lollo sul rogo di Primavalle indigna Girlando
Il viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti : “Lollo rispetti il lavoro della magistratura e la storia di Roma. Lasci stare le menzogne.”
Roma – Sono passati quasi 38 anni dalla tragica morte di Virgilio e Stefano Mattei, 6 da quando è stato riaperto il caso. Notizia di oggi il silenzio di Achille Lollo davanti ai magistrati della Procura di Roma. L’ex militante di Potere Operaio fu condannato a 18 anni di reclusione per l’incendio di matrice politica che uccise i Mattei ma ne scontò appena 2 di carcere preventivo, fuggendo dopo la condanna in appello.
“Achille Lollo rispetti il lavoro della magistratura e la storia di Roma – interviene Giuliano Girlando viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti - . Lasci stare le menzogne. Il Pm Luca Tescaroli è noto per la sua partecipazione ad inchieste importanti svolte in passato, ricordiamo quella della stragi di Capaci, e ha sicuramente svolto un ruolo importante nella riapertura del caso del rogo di Primavalle. Considerando che gli anni di piombo e le stragi in Italia rappresentano un quadro tragico per questo paese, abbiamo il dovere e il compito di sostenere il lavoro dei magistrati per ricostruire una verità non solo storica ma giudiziaria.”
Una vicenda che merita chiarezza per la quale nessun colpevole pare avere pagato davvero.
“Chiediamo alla magistratura – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - di continuare questo lavoro e fare in modo che Achille Lollo non lasci nuovamente questo paese come ha fatto in passato e , come lui, altri latitanti che si sono macchiati in Italia di crimini legati al terrorismo. Chiedendo allo stesso Lollo – chiosa Girlando - rispetto per i familiari delle vittime del rogo di Primavalle”.
lunedì 17 gennaio 2011
Vigili omettono controlli su saldi a Roma, interviene l’Italia dei Diritti
Sul posto si è recata Antonella Sassone, viceresponsabile romana del movimento, che ha dichiarato turbata: “Se chi è preposto a garantire l’applicazione delle normative si mostra ‘elastico’ nell’interpretazione della legge, ci saranno conseguenze molto gravi”
Roma - Il giorno 6 gennaio è arrivata presso l’ufficio centrale del movimento Italia dei Diritti una segnalazione riguardante un’irregolarità verificatasi presso un esercizio commerciale di Via Candia, nel XVII Municipio romano.
Nel giorno d’apertura ufficiale della stagione dei saldi nella Capitale, il negozio in questione non mostrava i cartellini con i prezzi ribassati. La viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti Antonella Sassone si è recata sul posto e, appurata l’anomalia, ha contattato la Polizia Municipale. La pattuglia dei vigili urbani è arrivata tempestivamente, ma i due agenti non hanno voluto proseguire con i controlli dovuti, rifiutandosi inizialmente di acquisire la denuncia che la Sassone aveva deciso di proporre, visto l’inadempimento del loro dovere istituzionale, e che, dopo tanta insistenza, è riuscita a presentare.
Dunque, nonostante le diverse soluzioni proposte e le ripetute sollecitazioni dell’esponente del movimento, gli agenti si sono allontanati dal luogo, senza effettuare alcun controllo presso l’attività commerciale.
“L’applicazione della normativa, in qualsiasi contesto, è presupposto minimo perché si possa parlare di legalità - evidenzia la Sassone -. Se ciò non accade e se coloro che sarebbero naturalmente preposti a garantirne l’applicazione si mostrano ‘elastici’, per usare un eufemismo, nell’interpretazione della legge con la conseguenza che non si traccia un confine certo tra ciò che si può fare e ciò che non si deve fare, ci saranno conseguenze molto gravi.
La prima di queste è la percezione del concetto di legge come un orpello da eludere a proprio piacimento, quindi la mancata responsabilizzazione dei cittadini verso comportamenti che devono ricevere una sanzione”.
“Siamo arrivati ad un livello di barbarie e di inciviltà per cui è tutto lecito, tutto consentito e tutto normale - afferma con fermezza l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -. È il segno del baratro morale in cui è sprofondato questo Paese. È per questa ragione che rivolgo un appello a tutti i cittadini, ed in particolare a chi oltre ad un dovere civico svolge anche un lavoro il cui fine è la tutela della collettività, a dare con intransigenza, lealtà verso questo Paese e decoro per la propria dignità, un esempio di cittadinanza responsabile”.