Il responsabile romano dell’Italia dei Diritti: “Come spesso accade quando i soldi non escono dalle proprie tasche, ma si attinge alle risorse della collettività, l'attenzione che vi si presta non raggiunge livelli ottimali”
Roma – Situazione al limite del paradosso presso il IV municipio capitolino, dove il bagno per i ragazzi diversamente abili della scuola media “Gian Battista Vico” di piazza Filattiera è stato costruito fuori norma a tal punto da rendere difficoltoso persino il semplice passaggio di una carrozzina. Inoltre, le strutture antincendio come l’impianto idrico e la scala per l’evacuazione d’emergenza risultano ancora in fase di completamento e non del tutto agevoli.
“Queste sono solo alcune delle tante incongruenze che sfiorano il ridicolo di ciò che riguarda l'esecuzione di lavori di ammodernamento o messa in sicurezza di strutture pubbliche. Come spesso accade quando i soldi non escono dalle proprie tasche, ma si attinge a risorse della collettività, l'attenzione che vi si presta non raggiunge livelli ottimali”, dichiara Alessandro Calgani, responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, il movimento a tutela dei cittadini presieduto da Antonello De Pierro.
“Credo sia raro – osserva Calgani - vedere qualcuno assumersi le proprie responsabilità dei gravi disservizi arrecati. Tuttavia, in questi casi sarebbe opportuna la redazione di un «incident report» compilato da ciascun attore coinvolto per la parte di sua competenza all'interno del progetto. Così facendo non sarebbe difficile per l'amministrazione individuare i responsabili. Per dirla alla Brunetta – chiosa ironico - non sono sicuramente opere da «faccina sorridente»”.
Roma – Situazione al limite del paradosso presso il IV municipio capitolino, dove il bagno per i ragazzi diversamente abili della scuola media “Gian Battista Vico” di piazza Filattiera è stato costruito fuori norma a tal punto da rendere difficoltoso persino il semplice passaggio di una carrozzina. Inoltre, le strutture antincendio come l’impianto idrico e la scala per l’evacuazione d’emergenza risultano ancora in fase di completamento e non del tutto agevoli.
“Queste sono solo alcune delle tante incongruenze che sfiorano il ridicolo di ciò che riguarda l'esecuzione di lavori di ammodernamento o messa in sicurezza di strutture pubbliche. Come spesso accade quando i soldi non escono dalle proprie tasche, ma si attinge a risorse della collettività, l'attenzione che vi si presta non raggiunge livelli ottimali”, dichiara Alessandro Calgani, responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, il movimento a tutela dei cittadini presieduto da Antonello De Pierro.
“Credo sia raro – osserva Calgani - vedere qualcuno assumersi le proprie responsabilità dei gravi disservizi arrecati. Tuttavia, in questi casi sarebbe opportuna la redazione di un «incident report» compilato da ciascun attore coinvolto per la parte di sua competenza all'interno del progetto. Così facendo non sarebbe difficile per l'amministrazione individuare i responsabili. Per dirla alla Brunetta – chiosa ironico - non sono sicuramente opere da «faccina sorridente»”.