mercoledì 24 novembre 2010
Telefonata - monologo di Berlusconi a Ballarò, De Pierro indignato
Il presidente dell’Italia dei Diritti : “Singolare che Berlusconi abbia il coraggio di parlare di mistificazione di notizie quando i suoi scherani a capo dell’informazione padronale e di quella pubblica lottizzata conoscono bene cosa voglia dire la mistificazione in quanto è un esercizio al quale si dedicano quotidianamente”
Roma – “Il presidente Berlusconi ha dimostrato ancora una volta di avere una concezione molto personalizzata della democrazia e della libera informazione che è principio cardine, appunto, del vivere democratico. Ciò che è successo ieri durante la puntata di Ballarò non mi meraviglia molto, mi sarei meravigliato del contrario. Esprimo la mia solidarietà personale a Giovanni Floris, sia come collega che come presidente dell’Italia dei Diritti e, naturalmente, a tutta la redazione, che si adopera affinché qualche scorcio di pluralismo informativo sia ancora presente nel nostro paese.”
Severa la reazione di Antonello De Pierro, presidente del movimento Italia dei Diritti, all’ennesima polemica che vede protagonista Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente ieri sera nella trasmissione televisiva di Raitre “Ballarò”.
Il Premier, stizzito per alcuni servizi giornalistici mandati in onda sulla questione insoluta dei rifiuti in Campania, ha tuonato polemicamente, prima abbozzando una difesa dell’operato del Governo poi inveendo contro il conduttore Floris, accusando lui e il programma, di trarre in inganno i telespettatori.
“Mi sembra quantomeno singolare – prosegue De Pierro - che Berlusconi abbia il coraggio di parlare di mistificazione di notizie quando i suoi scherani, a capo dell’informazione padronale e di quella pubblica lottizzata, conoscono bene cosa voglia dire la mistificazione, in quanto è un esercizio al quale si dedicano quotidianamente, partorendo puntualmente il trionfo della menzogna sulla miriade di notizie che potrebbero altrimenti mettere in discussione l’operato del Governo. Fortunatamente Floris, anche se con qualche difficoltà, ha retto bene il colpo, dimostrando di avere la schiena dritta. Bisogna capire – dichiara il presidente dell’Italia dei Diritti - che Berlusconi non è abituato ad essere contraddetto ed è difficile parlare di mistificazione quando i risultati dell’operato del suo esecutivo sono sotto gli occhi di tutti in quella bellissima città che è Napoli, che in questo momento, purtroppo a causa dell’incapacità gestionale di chi sta al potere, sta suscitando la compassione del mondo intero. La cosa incredibile è che Berlusconi per l’ennesima volta avrebbe rimangiato una parola data, in quanto Floris ha spiegato che era stato concesso al Premier di intervenire in trasmissione solo a patto che accettasse di rispondere alle domande e di interagire con gli ospiti, cosa che, come è sua abitudine fare, non ha fatto, lasciandosi andare ad uno dei suoi noiosi monologhi”
Il vociare del pubblico in studio ha contribuito a fomentare uno scontro già piuttosto aspro che poteva apparire cheto, paradossalmente, solo nei volti degli politici seduti nel “salotto televisivo”.
“La cosa che mi ha lasciato un po’ perplesso – continua De Pierro - è che, a parte le prevedibili smorfie di approvazione circostanziale e riverenziale del ministro Raffaele Fitto e del direttore del de ‘Il Giornale’ Maurizio Belpietro, nessun altro degli ospiti abbia osato interrompere, o almeno cercare di contraddire, le affermazioni completamente astratte e surreali del Premier, a dimostrazione del fatto – chiosa - che serve ridisegnare un quadro più concreto di opposizione e soprattutto di alternativa a Berlusconi e al berlusconismo.”
martedì 23 novembre 2010
Trent’anni da sisma in Irpinia e Basilicata, le osservazioni di Soldà
Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “L’istituzione della Protezione Civile è una valida dimostrazione che quando si fanno delle leggi attuali, le cose possono cambiare in positivo”.
L’anniversario del terremoto che il 23 novembre del 1980 colpì la Campania e la Basilicata riporta oggi l’attenzione su una vicenda che è tutt’altro fuorché conclusa. Basti pensare ai 600 milioni di euro che ancora mancano per completare la ricostruzione della Basilicata. D’altra parte, oggi nel rinnovare la solidarietà alle vittime, si riflette sulle modalità di intervento susseguite al sisma e culminate nell’istituzione della Protezione Civile.
“Sono trascorsi trent’anni dal terremoto dell’Irpinia – afferma Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti in occasione della ricorrenza – che oggi rimane una profonda ferita del nostro Paese nonché un’area in cui servono ancora fondi affinché la ricostruzione possa dirsi ultimata.
Nonostante il tempo trascorso – prosegue Soldà – il ricordo della tragedia ha messo in evidenza la macchina della solidarietà di allora, poiché in quel momento tutti ci siamo sentiti vicini alle vittime del sisma. Da allora si è giunti alla presa di coscienza che il volontariato non basta per sanare un disastro ambientale, ma serve una cultura della prevenzione. Infatti solo successivamente alla vicenda è stata emanata una legge nazionale sulla Protezione Civile con cui sono stati definiti i temi della prevenzione e del superamento dell’emergenza. Con questa normativa, infatti, tutti gli enti locali entrano a far parte della macchina della protezione civile contribuendo, così, al costante monitoraggio degli eventuali rischi presenti su un territorio. Tale provvedimento – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – è una valida dimostrazione che quando si fanno delle leggi attuali le cose possono cambiare in positivo.”
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martedì 16 novembre 2010
Alemanno vuole più uomini armati in metro a Roma, la reazione della Sassone
La viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti: “Alemanno ha vinto la campagna elettorale facendo leva proprio sul tema della sicurezza. Una volta vinte le elezioni, però, ha tagliato i fondi alle forze dell’ordine.”
Per garantire la sicurezza nella Capitale è stata presentata in Campidoglio, dal sindaco Gianni Alemanno e dall’amministratore delegato dell’Atac, Maurizio Basile, un nuova misura anti-criminalità. Lo scopo della proposta è quello di intensificare alla vigilanza nelle stazioni metropolitane più a rischio attraverso un complesso sistema di controllo, operativo tutti i giorni dalle 7 alle 23. Di fatto, verranno introdotte cinque pattuglie di vigilantes nel tratto ferroviario Roma-Lido; 14 squadre, suddivise in due sottogruppi di 7 guardie ciascuna, saranno impiegate per sorvegliare le linee metropolitane A e B, mentre 12 saranno chiamate a ricoprire i percorsi Roma-Viterbo e Roma-Pantano.
“ Anzitutto, dal punto di vista della sicurezza – commenta Antonella Sassone, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti – Alemanno ha vinto la campagna elettorale facendo leva proprio su questo discorso. Una volta aggiudicate la vittoria elettorale, però, ha tagliato i fondi alle forze dell’ordine incurante delle gravi conseguenze. Non a caso a Roma è prevista la chiusura di 19 commissariati nonostante la protesta dei cittadini. Senza tralasciare la circostanza – ha aggiunto la referente dell’Italia dei Diritti – che anche i commissariati aperti hanno poche risorse a disposizione. La sicurezza deve inoltre essere demandata alle forze dell’ordine che sono garanzia e espressione della volontà statuaria, mentre i vigilantes sono semplicemente dei mercenari. Quanto alla questione del perché si verificano problemi di sicurezza – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – la risposta è che Roma non ha politiche sociali intese, non solo come integrazione degli stranieri e incentivazione della cultura del vivere civile, ma anche come controllo e coscienza sociale che ad oggi non vengono incoraggiate da modelli istituzionali adeguati.”
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lunedì 8 novembre 2010
Nuova aggressione subita da donna a Roma. L’accusa di Soldà
Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: Assistiamo tutti i giorni a violenze di ogni tipo e questo dato di fatto, dimostra l’inconsistenza politica delle promesse elettorali del centrodestra, che aveva basato la sua campagna sulla sicurezza”
Roma, 8 ottobre 2010 – Ennesimo atto di violenza ha avuto luogo a Roma nella giornata di ieri. Una giovane donna è stata aggredita e resa oggetto di palpeggiamenti da un uomo che la ha avvicinata con un pretesto. Teatro dell’agguato è stata una via scarsamente frequentata del quartiere di Pietralata. L’episodio va inscriversi in una nuova escalation di violenza registrata in città.
“A Roma, ormai, oltre i classici spot di facciata, per la sicurezza non si è fatto nulla – drastico il commento di Roberto Soldà vicepresidente dell’Italia dei Diritti -. Assistiamo tutti i giorni a violenze di ogni tipo e questo dato di fatto, dimostra l’inconsistenza politica delle promesse elettorali del centrodestra, che aveva basato la sua campagna sulla sicurezza”.
“Quello che emerge è una lacerazione sociale che attraversa i diversi quartieri dell’Urbe – prosegue Soldà -, solo garantendo il confronto e l’inserimento anche lavorativo di tutte le categorie di cittadini, si potrà studiare un nuovo piano sicurezza, vero e tangibile”.
Roma, 8 ottobre 2010 – Ennesimo atto di violenza ha avuto luogo a Roma nella giornata di ieri. Una giovane donna è stata aggredita e resa oggetto di palpeggiamenti da un uomo che la ha avvicinata con un pretesto. Teatro dell’agguato è stata una via scarsamente frequentata del quartiere di Pietralata. L’episodio va inscriversi in una nuova escalation di violenza registrata in città.
“A Roma, ormai, oltre i classici spot di facciata, per la sicurezza non si è fatto nulla – drastico il commento di Roberto Soldà vicepresidente dell’Italia dei Diritti -. Assistiamo tutti i giorni a violenze di ogni tipo e questo dato di fatto, dimostra l’inconsistenza politica delle promesse elettorali del centrodestra, che aveva basato la sua campagna sulla sicurezza”.
“Quello che emerge è una lacerazione sociale che attraversa i diversi quartieri dell’Urbe – prosegue Soldà -, solo garantendo il confronto e l’inserimento anche lavorativo di tutte le categorie di cittadini, si potrà studiare un nuovo piano sicurezza, vero e tangibile”.
giovedì 4 novembre 2010
Celebrazioni per il quattro novembre a Roma, le considerazioni di Soldà
Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Festa molto importante per la nostra comunità nazionale. Tuttavia, dovremmo attentamente ripensare la missione delle nostre Forze Armate all’estero”
– Si è tenuta a Roma la celebrazione della festa delle forze armate. Il programma della manifestazione ha visto il classico sorvolo delle Frecce Tricolore, l’inaugurazione di un’area espositiva tematica con tanto di taglio del nastro ad opera del sindaco Alemanno, tutto ciò alla presenza del governatore Polverini. In occasione di questo evento il Governo ha diffuso sui principali media anche uno spot celebrativo.
Al di là dell’evidenza sfarzosa della ricorrenza tuttavia, continua l’escalation di feriti e di morti che coinvolgono il contingente italiano in missione all’estero. “Evento molto importante, che sottolinea il nostro legame nazionale, che tuttavia viene rovinato da quanto avviene alle nostre divisioni in cosiddette azioni di pace – così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti – Il consuntivo ci deve far preoccupare e riflettere. La pace non c’è dove ci sono perdite di vite umane siano queste civili o militari”.
L’invito dell’esponente del movimento fondato da Antonello De Pierro è esplicito: “Dovremmo attentamente rivalutare l’opportunità di mantenere le nostre truppe in quegli scenari”.
Soldà, inoltre, coglie l’occasione per sottolineare un altro aspetto che attualmente mina quell’immagine di paese unito e solidale: “Una breve osservazione va fatta sulla attuale situazione del premier: tutte le notizie bislacche e le dichiarazioni compromettenti che quotidianamente provengono dai suoi comportamenti minano le fondamenta di quel riconoscimento che si vorrebbe recuperare con parate e sfarzo apparente”.
– Si è tenuta a Roma la celebrazione della festa delle forze armate. Il programma della manifestazione ha visto il classico sorvolo delle Frecce Tricolore, l’inaugurazione di un’area espositiva tematica con tanto di taglio del nastro ad opera del sindaco Alemanno, tutto ciò alla presenza del governatore Polverini. In occasione di questo evento il Governo ha diffuso sui principali media anche uno spot celebrativo.
Al di là dell’evidenza sfarzosa della ricorrenza tuttavia, continua l’escalation di feriti e di morti che coinvolgono il contingente italiano in missione all’estero. “Evento molto importante, che sottolinea il nostro legame nazionale, che tuttavia viene rovinato da quanto avviene alle nostre divisioni in cosiddette azioni di pace – così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti – Il consuntivo ci deve far preoccupare e riflettere. La pace non c’è dove ci sono perdite di vite umane siano queste civili o militari”.
L’invito dell’esponente del movimento fondato da Antonello De Pierro è esplicito: “Dovremmo attentamente rivalutare l’opportunità di mantenere le nostre truppe in quegli scenari”.
Soldà, inoltre, coglie l’occasione per sottolineare un altro aspetto che attualmente mina quell’immagine di paese unito e solidale: “Una breve osservazione va fatta sulla attuale situazione del premier: tutte le notizie bislacche e le dichiarazioni compromettenti che quotidianamente provengono dai suoi comportamenti minano le fondamenta di quel riconoscimento che si vorrebbe recuperare con parate e sfarzo apparente”.
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