lunedì 28 giugno 2010

Italia dei Diritti sostiene il progetto “Due ruote per la speranza” a favore dell’Airc

Il vicepresidente del movimento nazionale Roberto Soldà: “Dietro a una società troppo superficialmente ritenuta individualista ed egoista c’è un cuore vivo e pulsante che anima iniziative come questa”

Roma – “Una iniziativa encomiabile di una categoria, quella dei motociclisti, che ha saputo mettersi in discussione per un fine nobile”. Così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, commenta il progetto “Due ruote per la speranza”, una raccolta fondi in favore dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro che vedrà domenica 4 luglio migliaia di motociclisti provenienti da tutta Italia radunarsi all’ippodromo Capannelle di Roma per manifestare la propria solidarietà e richiamare al tempo stesso l’attenzione su una categoria troppo spesso vista di cattivo occhio dalle istituzioni per i comportamenti sconsiderati di qualche irresponsabile. L’intento degli organizzatori è quello di dimostrare che dietro a caschi dalle grafiche sprezzanti e scarichi talvolta un po’ rumorosi si celano persone sensibili alle tematiche dei più bisognosi e vicine a tutti coloro che sono affetti da un male per cui i fondi da destinare alla ricerca costituiscono ancora oggi l’unica arma possibile.

“La ricerca sul cancro – continua Soldà – deve assolutamente essere portata avanti, e per farlo purtroppo ha bisogno di qualcuno che colmi le lacune create dalle istituzioni. Già altre volte il mondo associativo si è fatto carico di problemi della collettività, ma questo fa capire quanto dietro a una società troppo superficialmente ritenuta individualista ed egoista ci sia un cuore vivo e pulsante che anima iniziative come questa”.

Italia dei Diritti intende esprimere tutto il proprio sostegno nei confronti dei promotori del progetto, pertanto invita tutti i sostenitori del movimento nazionale a partecipare in massa all’evento che si terrà il 4 luglio a partire dalle ore 12 presso l’ippodromo Capannelle di Roma, dove con una semplice donazione si potranno restituire speranze e sorrisi a coloro che lottano quotidianamente contro il cancro.

lunedì 21 giugno 2010

Al San Camillo di Roma 40% di infermieri parzialmente inabili, Soldà chiede mobilità

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Ampliare la pianta organica affinché il personale affetto da patologie limitanti possa svolgere un diverso servizio”

È allarme infermieri al San Camillo Forlanini di Roma, dove il 40% delle 1500 unità che compongono il personale paramedico possiede una certificazione comprovante una qualche patologia e per questo viene sgravato del duro lavoro di corsia a vantaggio di un più leggero incarico in ambulatorio. Allergia al lattice e impossibilità di alzare pesi sono le cause più ricorrenti. La situazione, già grave, è diventata insostenibile dopo il taglio di 172 posti letto voluto dalla direzione sanitaria; fattore che determinerà un carico di lavoro pressoché doppio per il personale totalmente abilitato. Dal coordinamento Rsu fanno sapere che, nonostante l'azienda abbia mandato tutti a visita, sono stati pochi i reintegrati, segno che le patologie ci sono; ma allora, ci si chiede, perché non assumere 600 infermieri totalmente abilitati impiegando gli altri per l’assistenza domiciliare o negli ambulatori del territorio? È di questo avviso anche Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Sicuramente questi problemi mettono in risalto la necessità di una migliore organizzazione delle risorse umane all’interno del San Camillo Forlanini, perché se questo è il dato, anche se confermato dalle visite mediche, bisognerà ampliare la pianta organica affinché il personale affetto da patologie limitanti possa svolgere un diverso servizio. Sono d’accordo col sindacato – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – e, visto che a breve si avranno i rinnovi dei contratti degli operatori sanitari, mi auguro che venga dato loro un aumento consistente, coerente con l’importanza di un lavoro di cui troppo spesso è stata sottovalutata la durezza”.

venerdì 18 giugno 2010

In arrivo stangata dal Campidoglio, Calgani avvilito


Il responsabile romano dell’Italia dei Diritti:“Rimango basito di fronte a scelte così scellerate”

Roma - “Il documento di Bilancio 2010 urta contro la situazione disagiata delle famiglie, sulle tematiche ambientali e sui diritti sanciti dalla legge. Sono esterrefatto, le persone stanno rinunciando alle auto per il loro costo eccessivo e si programma un aumento per i mezzi pubblici, i commercianti sono in difficoltà e si aumentano gli oneri per esercitare la professione, gli asili nido diventano l'unica via di uscita per le famiglie che lavorano e gli arriva una stangata economica di grande rilevanza”.

Così Alessandro Calgani, responsabile capitolino dell’Italia dei Diritti, commenta senza mezzi termini la discussione che il Campidoglio si appresta ad avviare fra oggi e domani per l’approvazione del documento di Bilancio 2010, una manovra che contiene aumenti generalizzati per quasi tutti i servizi della città.
I rincari riguarderanno i prezzi dei biglietti per bus e metro, la tariffa sui rifiuti, le rette per gli asili nido e le mense scolastiche e anche la tassa per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei commercianti.

“Esistono i mezzi per reperire denaro nel Comune, sono e sarò sempre del parere che i furbi che aggirano, con false autocertificazioni ed escamotage non leciti, le proprie spettanze debbano essere reintegrati nell'adempiere alle casse comunali per la propria disponibilità – sostiene l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – e rimango sconcertato che strutture nuove, quali scuole materne e asili nido realizzate con soldi pubblici rimangano con i cancelli sbarrati a causa della mancanza di risorse economiche”.

Controlli antidroga per autisti e vetturini a Roma, la precisazione di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Regolamenti serrati e aumenti saranno inutili se non accompagnati da migliorie strutturali


Roma, 18 giugno 2010 – Controlli antidroga e antialcool a Roma per i conducenti dei mezzi dell’ATAC, tassisti e vetturini dei calessi. Questa la direttiva emanata ieri dal Consiglio comunale come norma di comportamento.
“Di certo si tratta di un passo avanti verso un miglioramento auspicabile del servizio – nota il vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà – tuttavia va considerato che questo regolamento viene promulgato contemporaneamente alla notizia che presto i biglietti di metro, tram e bus subiranno un aumento del 50%.”
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro chiama in causa un’evidenza sotto gli occhi di tutti gli utenti: “Regolamenti più serrati e aumenti del costo del servizio se non verranno anche accompagnati da migliorie strutturali, come un rispetto maggiore degli orari e una pulizia più radicale delle vetture, saranno uno sforzo vano”.

mercoledì 9 giugno 2010

MOVIDA NOTTURNA SUL TEVERE, CALGANI APPOGGIA LE PROTESTE DEI RESIDENTI

Il responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti: “È Fondamentale il rispetto dei principi della legalità”

Roma – “E' inutile schierarsi pro o contro qualcosa, va trovata una soluzione conciliante tra residenti e necessità di manifestazioni che una grande città come Roma garantisce a cittadini e turisti”. È quanto sostenuto da Alessandro Calgani, responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti in merito all’allarme lanciato questa mattina dall’Associazione abitanti centro storico della Capitale sull’occupazione estiva delle banchine del Tevere da parte dei gestori delle bancarelle allestite ogni anno a pochi metri dalle rive del fiume, causa secondo i residenti di rumori e schiamazzi. Inoltre, l’Associazione lamenta le promesse non mantenute dal sindaco Alemanno che solo qualche giorno fa garantiva più controlli per contrastare il caos notturno. Infatti a suscitare l’indignazione dell’Associazione, è anche l’assoluta mancanza di rispetto per i degenti dell’ospedale Fatebenefratelli che saranno costretti a tollerare fastidiosi rumori provocati dalla movida romana.

“Il paletto fondamentale è il rispetto di un regime di legalità - continua Calgani- , ma dire questo non significa che avere l'autorizzazione all'esercizio di attività commerciali si traduca automaticamente nello stare in regola. Innanzitutto le assegnazioni degli spazi devono rispettare i requisiti previsti dai regolamenti, la valutazione dell'impatto acustico deve avere carattere vincolante alla concessione, gli strumenti di controllo attraverso vigili urbani devono essere costanti ed ove sussistano cause di forza maggiore che rendano un disagio ai cittadini, a questi dovrebbero essere concessi indennizzi sotto varie forme. Ciò a ragione del fatto che indirettamente prestano servizio al benessere sociale ed economico della città. Mi piace sempre lanciare una provocazione - conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, ma neanche poi tanto: sarebbe bello che chi sbandiera decisioni, trascorra anche una sola notte nelle condizioni di chi vive il disagio denunciato”.

martedì 8 giugno 2010

Rincari su tariffe di Taxi romani, lo sconcerto di Soldà




Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Aumentano i prezzi per chi usufruisce di auto bianche, questa è una manovra ‘ pro-crisi’ ”


Roma – “Tutti i giorni leggiamo dai giornali e ascoltiamo dalla televisione che l’Inghilterra e la Germania varano manovre anticrisi. Ciò accade anche in Italia dove, in questi giorni, si sta provvedendo all’innalzamento dell’età pensionabile, si chiede sostegno economico ai giocatori di calcio e contemporaneamente, in direzione opposta, la maggioranza vota in Campidoglio l’aumento dei prezzi dei tassì”
Queste le prime parole di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, in riferimento al provvedimento messo all’ordine del giorno, in Consiglio Comunale, secondo cui ci saranno aumenti del 10-20% sulle tariffe delle auto bianche a Roma: 45 euro la corsa per Fiumicino, 35 per Ciampino e più 10-20% le altre corse. Accanto a ciò vanno aggiunti 120 euro fissi da Fiumicino a Civitavecchia e misure contro l’abusivismo, infatti la delibera prevede sanzioni piuttosto dure, per esempio in caso di truffa la licenza viene sospesa fino a sei mesi.
“Le cifre proposte sono troppo alte – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, certo i tassisti devono lavorare in cambio di uno stipendio decente, senza per questo però gravare sui consumatori. Parliamo di cifre esorbitanti, nella fattispecie di 120 euro come se fossero soldi del Monopoli – conclude Soldà –, ed invece si tratta di quelli della Banca d’Italia. Aumenti considerevoli per tariffe di tutto rispetto, insomma il rincaro è proprio ingiustificato”.

giovedì 3 giugno 2010

A Roma divieti anti movida aggirati dai distributori automatici, Calgani critico


Il responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti: “I distributori automatici sono degli ibridi e come tali necessiterebbero di regole specifiche. Non è con gli annunci ad effetto che si risolvono i problemi”

Roma – Nei giorni scorsi il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha emesso una serie di ordinanze per vietare la movida e i tour alcolici nel centro storico della Capitale, senza però far rientrare nei divieti i distributori automatici di cibo e bevande aperti 24 ore e presenti ormai da tempo in molte zone del centro. “Probabilmente – ha dichiarato Alessandro Calgani, responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti – il primo cittadino nell’emettere le ordinanze è stato un po’ frettoloso e non ha affrontato a fondo il problema. I distributori automatici rappresentano un ibrido in questo senso, e andrebbero regolamentati con delle norme ben precise”.

Questi “negozi automatici” stanno diventando sempre più una realtà nel centro di Roma. Da Fontana di Trevi a piazza Santi Apostoli, o anche a corso Rinascimento è possibile usufruirne a qualsiasi ora del giorno e della notte. Dunque, se il locale è chiuso e il pub non può più servire da bere perché c’è l’ordinanza del sindaco, ci pensa il distributore a soddisfare i desideri di alcol e cibo di cittadini e turisti. “Questa faccenda – ha concluso l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – mi fa venire in mente i provvedimenti antiprostituzione che furono adottati lo scorso anno, i cui i risultati negativi oggi sono sotto gli occhi di tutti. Quando si prendono delle decisioni per arginare dei fenomeni come quello della movida e del caos notturno in centro, bisognerebbe pensare più alla sostanza delle cose che non all’effetto mediatico da ottenere nell’immediato”.

Tornelli sugli autobus a Roma, il commento stizzito di Marinelli


Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “La priorità dell’amministrazione comunale dovrebbe essere quella di rendere i mezzi pubblici gratuiti, non di aumentare i disagi delle persone che tutti i giorni li utilizzano”

Il comune di Roma, come dichiarato dall’assessore alla Mobilità, Sergio Marchi, si appresta a dare il via ad una fase di sperimentazione per l’installazione dei tornelli antitruffa sugli autobus. A partire dalla fine di giugno, infatti, su 12 mezzi della linea 709 che collega Roma a Ostia, verranno impiantati i primi tornelli che poi, dal mese di ottobre, in caso di risultati positivi, saranno messi progressivamente sul resto delle linee urbane. “Bene farebbe l’assessore alla Mobilità – ha dichiarato Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti – oltre che a dimettersi, a ridursi lo stipendio se vuole aiutare dall’alto della sua responsabilità l’insanabile immobilità romana. Penso che la priorità dovrebbe essere quella di rendere i mezzi pubblici gratuiti per i cittadini anziché aumentare i disagi delle poche persone che li prendono”.

L’obiettivo dell’amministrazione è quello di abbattere i costi dell’evasione per il mancato acquisto del biglietto. L’idea è quella di ripetere l’operazione che nel 2007 fu fatta con le linee metropolitane e che diede ottimi risultati, permettendo un incremento d’incasso pari a circa 7 milioni di euro. “Il principio - ha proseguito il responsabile del movimento guidato da Antonello De Pierro - dovrebbe essere invece quello di tassare gli automobilisti che vanno in giro in auto da soli, inquinando, togliendo spazio ai pedoni e creando traffico. I proventi che derivano dai parcheggi e dagli accessi al centro storico dovrebbero essere destinati a rendere gratuiti i mezzi pubblici e non ad impinguare gli stipendi degli assessori e del loro staff”.

“Ci sono automobilisti - ha detto ancora Marinelli - che girano a vuoto per un parcheggio a viale Trastevere o sul Lungotevere quando invece basterebbe andare alle Mura Portuensi per trovarlo immediatamente. Non lo fanno perché poi sarebbero costretti a prendere il tram e pagare 2 euro all’andata e 2 euro al ritorno. Se i mezzi pubblici fossero gratuiti molti automobilisti lascerebbero la loro macchina a casa e i problemi legati a traffico e parcheggio diminuirebbero”.

“In ultimo – ha concluso il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti – vorrei sollevare dubbi in merito all’inquinamento elettromagnetico dei tornelli, già sollevato per altro per quelli che sono stati installati nella metropolitana, ed anche al problema dello spazio sull’autobus. Penso che i tornelli in questo senso creerebbero non pochi problemi alle mamme con i bambini in carrozzina e alle persone con handicap”.