venerdì 23 aprile 2010

Maxi blitz dopo sparatoria a Tor Bella Monaca, per Calgani non basta

Il responsabile romano dell’Italia dei Diritti: “Necessario investire in strumenti informatici per compiere azioni preventive”


Roma – Sono oltre settanta, di cui trenta in regime di arresti domiciliari e sorveglianza speciale, le persone controllate dai carabinieri di Frascati a Tor Bella Monaca, periferia est della Capitale, a seguito della sparatoria avvenuta pochi giorni fa in via dell’Archeologia che ha visto il ferimento di due persone per l’esplosione di alcuni colpi di pistola. Nel corso dell’operazione i militari hanno arrestato due uomini, di 32 e 51 anni, trovati in possesso di armi, droga e un bilancino elettronico. La pistola, inviata ai laboratori del Ris, verrà analizzata per accertare se sia collegata a eventi criminosi insoluti avvenuti nel quartiere romano, non ultimo quello di via dell’Archeologia.

“Troppo spesso – ha commentato Alessandro Calgani, responsabile romano dell’Italia dei Diritti – maxi retate e controlli a tappeto sono scatenati, o per meglio dire sollecitati e resi necessari, da fatti eclatanti che attirano l'attenzione dei media; nel senso che a una notizia tragica si risponde con un'azione che fa a sua volta notizia. Apprezzo e plaudo come è giusto all'intervento delle forze dell'ordine, ma diventerei a mia volta fervido sostenitore di chi fornisse, a chi tutela la sicurezza dei cittadini, mezzi per poter fare al meglio il loro dovere così da poter fronteggiare, anche tecnologicamente, l'evoluzione esponenziale che la criminalità organizzata sta vivendo nella rete. Credo – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – che una classe politica datata non riesca a capire quanto sia necessario investire in strumenti informatici per compiere azioni preventive di enorme rilevanza”.

martedì 20 aprile 2010

Sequestrato night club cinese a Roma, per Calgani è allarme

Il responsabile capitolino dell’Italia dei Diritti: “Serve una struttura ad hoc delle forze dell’ordine specializzata e focalizzata sulla realtà delle comunità orientali”


Roma – “Non è la prima volta che la criminalità cinese si manifesta sotto una delle sue innumerevoli forme nella zona est della città”. Così Alessandro Calgani, responsabile romano dell’Italia dei Diritti, commenta il sequestro preventivo eseguito in un locale a luci rosse della Capitale sito in via Casilina e gestito interamente da cinesi. All’interno del night club, che ospitava quindici prostitute, è stata trovata anche una nuova sostanza stupefacente di origine asiatica chiamata “K-Fen”, oltre a dosi di hashish, marijuana e svariate pasticche di ecstasy.

“Rimango dell'opinione – continua Calgani – che serva una struttura ad hoc delle forze dell'ordine specializzata e focalizzata sulla realtà della comunità cinese, molto più complicata da gestire, vista anche la maggiore difficoltà di identificazione dei soggetti che vi appartengono, vuoi per tratti somatici, ma soprattutto per la trascrizione in lingua delle generalità. Alle periferie deve essere fornita una risposta di sicurezza tale da non creare veri e propri quartieri d’oriente. Sicuramente – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – tale soluzione non può essere quella attuale, con ripetute chiusure dei commissariati, tra i quali quello di Centocelle, l'estensione del provvedimento al Casilino e con altre strutture di polizia di zona su cui pende la mannaia dello sfratto”.

lunedì 19 aprile 2010

De Pierro saluta sostegno di Ostia che cammina a lotta contro corruzione vigili



Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Soddisfatto dell’appoggio di un gruppo così attivo nel XIII Municipio, ora Alemanno dia risposte alle nostre proposte”


L’Italia dei Diritti prende positivamente atto dell’appoggio dell’associazione ‘Ostia che cammina’ alla battaglia che il movimento porta avanti tramite il suo presidente Antonello De Pierro. Infatti egli da tempo si batte per assicurare la trasparenza nella pubblica amministrazione proponendo la rotazione dei vigili urbani e degli impiegati delle U.O.T. dei Municipi romani. A tale scopo sono noti i suoi incatenamenti in Campidoglio e presso altre sedi istituzionali e di organi d’informazione della Capitale. “Accolgo con grande favore – afferma fiero De Pierro - il sostegno che ci viene offerto dall’associazione ‘Ostia che cammina’ che ritengo certamente la più attiva realtà associativa sul territorio del XIII Municipio. Un gruppo spinto da assoluta passione civile che da anni opera in maniera ineccepibile nell’affrontare i problemi della zona al contrario di altri che si muovono in modo decisamente strumentale rispetto al potere politico di turno. E’ con orgoglio che vengo a sapere con l’occasione che già l’indimenticato e compianto Claudio Zolesi, figura esemplare di grande spessore etico e morale, già nel 2006 aveva ipotizzato una rotazione intermunicipale dei vigili urbani. Non rivendichiamo esclusive ma crediamo che, con l’impegno di tutto l’associazionismo territoriale sano, si possa vincere questa battaglia a favore dei cittadini e dell’immagine stessa del corpo di Polizia Municipale e di tutto l’apparato amministrativo comunale”. Il presidente dell’Italia dei Diritti punta poi il dito sul silenzio seguito alle numerose proteste: “ ‘Ostia che cammina' si sofferma sull’atteggiamento ostativo tenuto spesso dagli amministratori verso le richieste di confronto avanzate dai residenti riguardo a problematiche di assoluto interesse collettivo. Effettivamente – conclude De Pierro - ritengo totalmente inopportuno l’atteggiamento tenuto dal sindaco Alemanno di fronte alla nostra richiesta e alle nostre manifestazioni di dissenso che, tengo a precisare, non si fermeranno di fronte all’inspiegabile indifferenza istituzionale”.